Amministratori

Elezioni in Sicilia, il Viminale raccomanda ai prefetti di rafforzare i controlli antimafia

di Roberta Giuliani

Rafforzare i servizi di vigilanza con azioni di controllo e presidio del territorio e al contempo rivolgere una particolare attenzione alle fasi più delicate del voto e dello scrutinio. A poco più di una settimana dalle elezioni regionali in Sicilia il ministro dell'Interno Minniti, rispondendo alla richiesta di un intervento del Viminale da parte del Governatore Rosario Crocetta preoccupato per il «possibile rischio di un condizionamento malavitoso», firma una circolare con la quale raccomanda ai nove prefetti della Regione di promuovere ogni utile iniziativa per elevare al massimo la cornice di sicurezza pianificata durante la consultazione del 5 novembre prossimo.

I compiti delle prefetture
Il ministro, nel sottolineare che le operazioni per l'elezione dell'Assemblea siciliana si svolgono al di fuori del procedimento elettorale tradizionalmente affidato alla governance del ministero dell'Interno, affida ai prefetti che «da sempre assolvono un'essenziale funzione di garanzia del corretto, trasparente e imparziale svolgimento delle consultazioni» il compito di valutare la possibile integrazione dei piani e servizi di vigilanza già predisposti con attività mirate di controllo. Potrà essere utile quindi convocare riunioni tecniche di coordinamento, da estendere eventualmente ai rappresentanti dell'autorità giudiziaria, per esaminare la situazione complessiva delle province e adottare le misure necessarie.

Le azioni di prevenzione
Il condizionamento del voto, sottolinea il ministro, da parte della criminalità organizzata, nonostante alcuni interventi normativi degli ultimi anni che hanno consentito di contenere il fenomeno del voto di scambio, continua «a costituire una seria minaccia al libero esercizio del diritto di voto e attraverso esso, alle stesse fondamenta dell'ordinamento democratico». Ecco dunque che le Prefetture, che svolgono l'azione di controllo sugli organi degli enti locali, dovranno rappresentare «un imprescindibile luogo di osservazione sul corretto espletamento di tutto il procedimento elettorale e di coordinamento delle misure d'intervento di tipo preventivo». Potrà inoltre essere valutato il coinvolgimento della Regione per sensibilizzare i presidenti delle sezioni elettorali, che a ogni effetto di legge sono da considerare pubblici ufficiali, a individuare e segnalare situazioni sospette.
Il ministero confida «nella consueta e preziosa collaborazione» delle prefetture per l'applicazione delle misure e per la immediata comunicazione «di ogni episodio di particolare rilievo».

La circolare

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