Amministratori

Emilia Romagna, validi i bandi dei Comuni per il commercio su aree pubbliche

di Daniela Casciola

I bandi emanati dai Comuni che hanno attuato correttamente le norme vigenti rispettandone i tempi restano corretti e validi. È questa la posizione della Regione Emilia Romagna riguardo le procedure già svolte o in corso di svolgimento alla data di approvazione della legge di Bilancio 2018 per il settore del commercio sulle aree pubbliche e, in particolare, sulle modalità di riassegnazione dei posti degli ambulanti.
Lo ha ribadito ieri, insieme ad altre Regioni, nell'ultima seduta della Commissione Attività produttive della Conferenza delle Regioni in cui è stato chiesto, però, un intervento del ministero dello Sviluppo economico che chiarisca in modo definitivo la situazione, partendo dal presupposto che si possano comunque salvaguardati i procedimenti già svolti.

La proroga
Le perplessità della Regioni nascono dai due emendamenti inseriti nella legge di bilancio che intervengono nell'attuazione della direttiva Bolkestein (Dlgs 59/2010, di recepimento della direttiva europea).
Il primo emendamento - comma 1180 dell'articolo 1 - prevede la proroga al 31 dicembre 2020 delle concessioni in essere al 1° gennaio 2018 e con scadenza anteriore a quella data.
Questo determinerebbe automaticamente la sospensione delle procedure già avviate da molti Comuni che, in osservanza della previgente normativa, avevano indetto i bandi per il rinnovo delle concessioni in osservanza delle prescrizioni fissate dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni- Comuni del 3 agosto 2016 (si veda il Quotidiano degli enti locali e della Pa del 9 gennaio 2018).

Le specifiche modalità
Il secondo emendamento - comma 1181 dell'articolo 1 - dispone che le amministrazioni interessate prevedano specifiche modalità di assegnazione per coloro che, nell'ultimo biennio, abbiano direttamente utilizzato le concessioni quale unica o prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare. In quest'ultimo caso, con intesa in sede di Conferenza Unificata, si dovrà provvedere all'integrazione dei criteri stabilendo il numero massimo di posteggi complessivamente assegnabili allo stesso soggetto giuridico, sia nella medesima area, che in aree diverse.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©