Amministratori

Controlli interni delle Regioni, relazione a Corte conti entro il 17 luglio

di Ciro D'Aries

Con la delibera 11/2018, la sezione Autonomie della Corte dei conti ha approvato le linee guida per le relazioni dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome sul sistema dei controlli interni e sui controlli effettuati nell'esercizio 2017, secondo quanto previsto dall'articolo 1, comma 6, del Dl 174/2012.

Scadenza e modalità di invio del referto
Sul piano operativo, come in passato, la relazione dovrà essere compilata avendo a riferimento i controlli effettuati nell'anno 2017, con aggiornamenti alla data di compilazione. La stessa dovrà essere inviata entro il termine stabilito dalla Sezione regionale di controllo territorialmente competente, comunque, non oltre sessanta giorni dalla pubblicazione delle linee guida (17 luglio 2018).
L'invio della relazione dovrà avvenire tramite il sistema gestionale Con.Te. (Contabilità Territoriale) avvalendosi dei soggetti accreditati sul sistema con il profilo RSF (Responsabile dei Servizi Finanziari).

Finalità del referto annuale
I Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, attraverso lo schema di relazione in forma di questionario a risposta sintetica approvato dalla Corte, sono tenuti a riferire in ordine al funzionamento complessivo del sistema dei controlli interni e ai controlli effettuati dall'amministrazione nell'anno di riferimento, evidenziandone le caratteristiche e gli aspetti gestionali, organizzativi e attuativi più rilevanti.
La Corte ricorda come il sistema dei controlli interni, affidato all'autonomia normativa e amministrativa dell'ente, necessita di un momento di verifica e di confronto in un'ottica di buon andamento e di sana gestione finanziaria; scopo del documento è fornire indicazioni utili ad evidenziare il grado di adeguatezza e di efficacia del sistema nel suo insieme e in relazione agli aspetti maggiormente problematici sotto il profilo della salvaguardia degli equilibri di bilancio e del rispetto dei vincoli di finanza pubblica.

Il contenuto dei singoli controlli
Lo schema di relazione si compone di una serie di domande a risposta libera che consentono la più ampia illustrazione dei fenomeni sottostanti gli istituti oggetto di monitoraggio e ogni altro opportuno chiarimento e approfondimento ritenuto necessario in ordine ai profili di maggior interesse e/o problematicità.
Lo schema si articola in quattro sezioni di quesiti:
• quadro ricognitivo e descrittivo del sistema dei controlli interni, al fine di riferire sulle attività poste in essere dall'ente nel 2017 o che, comunque, hanno prodotto effetti sulle attività organizzative, programmatiche o strumentali dell'esercizio di riferimento. Novità rispetto al passato è l'indicazione dei nuovi controlli sulla qualità della legislazione e sull'impatto della regolazione;
• il sistema dei controlli interni dedicato agli aspetti che attengono al concreto funzionamento di alcune delle diverse tipologie di controllo (controlli di regolarità amministrativa e contabile, controlli di gestione, valutazione del personale con incarico dirigenziale, controllo strategico);
• controllo sugli organismi partecipati incentrato sui controlli su società e organismi partecipati anche in relazione agli effetti finanziari sui bilanci degli enti proprietari. Particolarmente interessante è il quesito circa la perimetrazione delle società a controllo da parte dell'ente con riferimento alla Legge Madia nonché delle società a controllo congiunto, quest'ultimo ritenuto sussistente anche mediante comportamenti concludenti, indipendentemente dall'esistenza di norme di legge, statutarie e/o accordi formalizzati. Ulteriori quesiti riguardano l'attuazione dei due ultimi piani di razionalizzazione nonché l'attuazione delle specifiche norme della Legge Madia sul personale delle società a partecipazione pubblica;
• controlli sulla gestione del servizio sanitario regionale diretta a evidenziare l'eventuale presenza di criticità nell'assetto organizzativo e gestionale del servizio sanitario regionale tale da alterare, in assenza di adeguate misure correttive, i profili di una sana e corretta gestione finanziaria.
Con riferimento alle novità introdotte con il Dpcm 12 gennaio 2017 alla disciplina di aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, l'attenzione è stata posta sul sistema di monitoraggio delle attività dirette garantire l'uniformità delle prestazioni inerenti ai servizi socio-sanitari e sui criteri di controllo della qualità e appropriatezza delle prestazioni sanitarie. Nuovo è anche il quesito circa le modalità di gestione accentrata o coordinata dalla Regione per gli acquisti di beni e servizi per il sistema sanitario regionale.

I controlli della Corte
Nel rispetto dei tempi previsti, i contenuti della relazione annuale del Presidente della Regione potranno essere utilizzati dalle sezioni regionali di controllo nell'ambito degli esami del bilancio di previsione e del rendiconto della gestione, anche ai fini del relativo giudizio di parificazione (articolo 1, commi 3-5, del Dl 174/2012), ferma restando, in ogni caso, la possibilità, per le sezioni di svolgere ulteriori approfondimenti istruttori ritenuti necessari anche al fine del rispetto degli specifici regimi di disciplina delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome.
Si attendono a breve le linee guida riservate ai Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti.

La delibera della Corte dei conti n. 11/Sezaut/2018

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