Amministratori

Spinta a tutta la spesa dei comuni - Nel 1° semestre investimenti a +17%

di Gianni Trovati

Lo sblocco degli avanzi di amministrazione soprattutto nei Comuni medio-piccoli del Nord e il riavvio del Bando periferie nei grandi centri: è un motore bipartisan, prodotto da una misura giallo-verde e dalla ripresa del bando targato Pd, a spingere gli investimenti comunali. Il tutto mentre gli aiuti alle piccole opere devono ancora far sentire i propri effetti sulla cassa, perché i pagamenti arrivano alla fine del processo e soprattutto i 500 milioni di euro messi a disposizione dal decreto crescita sotto le voci «risparmio energetico» e «mobilità sostenibile» sono ancora in rampa di lancio e dopo l'individuazione quasi immediata dei beneficiari attendono la scadenza chiave di fine ottobre per l'avvio dei lavori. Entro l'anno, però, la mossa darà 900 milioni in più al consuntivo.

Il doppio aiuto interviene però su una macchina che dopo anni magrissimi pare essersi rimessa in moto in via generalizzata. Nei primi sei mesi dell'anno i sindaci hanno pagato per investimenti fissi lordi 4,06 miliardi di euro, che rappresentano un'accelerazione del 17% rispetto allo stesso periodo del 2018.

La strada per tornare ai livelli abituali prima della gelata è ancora lunga. Ma i numeri estratti dal cervellone della Ragioneria generale dello Stato che monitora la cassa degli enti pubblici offrono degli spunti incoraggianti. Il più evidente è il carattere generalizzato di una ripresa che abbraccia i Comuni di ogni fascia demografica, con una tendenza che si ripete in dimensioni piuttosto simili dai piccolissimi Comuni fino a quelli medi. Un po' meno vivace la fascia fra 60mila e 250mila abitanti, compensata però dalle città più grandi che chiudono il bilancio del primo semestre di quest'anno con un ricco +49,1 per cento.

Attenzione, però, perché le città con più di 250mila abitanti sono solo 12, per cui in questo caso a far ballare l'indicatore sono situazioni specifiche dei singoli enti. Il contributo più forte a far salire il dato rispetto all'anno scorso arriva da Roma, che triplica la spesa effettiva per gli investimenti. Ma solo perché l'anno scorso era praticamente ferma. La Capitale passa dai 34 milioni pagati nei primi sei mesi 2018 ai 123 di quest'anno, mentre Milano arriva a 239 contro i 176 di dodici mesi fa (+35,8 per cento). A Napoli si passa dai 94 milioni del 2018 ai 142 di quest'anno (+44,9 per cento). A spiegare queste dinamiche è l'effetto combinato del pareggio di bilancio, che hanno sbloccato risorse soprattutto nei Comuni medi e piccoli del Centro-Nord Italia, e le aperture di cantieri legati al «Bando periferie», dopo gli incidenti di percorso dell'autunno dello scorso anno. In attesa delle ricadute di cassa degli aiuti alle piccole opere.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©