Amministratori

Ritardo nello svincolo dell'indennità espropriativa, «no» alle azioni del processo amministrativo

di Katia Sirizzotti

Le azioni previste dagli artt. 30, 31 e 117 Cpa, (danno da ritardo nell’adozione di provvedimenti autoritativi e avverso il silenzio) presuppongono l’esigenza di tutela di un interesse legittimo; deve esserne esclusa, quindi, l’utilizzabilità nel caso di diritti soggettivi. In tali casi è possibile percorrere direttamente l’azione di accertamento e di condanna dinanzi al giudice competente.
Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, Sezione IV, con la sentenza n. 4894/2019.
In particolare, il procedimento di cui all’articolo 28 del Testo Unico sulle espropriazioni è fonte di un diritto soggettivo del privato richiedente, avente ad oggetto il pagamento dell’indennità di espropriazione (cfr, ex multis, Cass. Civ., SS.UU., n. 29527/2008; Cons. Stato, IV, n. 741/2008; Tar Lombardia, sezione di Brescia, n. 420/2018; Tar Lazio, Roma, II, n. 12178/2017; Tar Campania, sezione di Salerno, II, 26 ottobre n. 1541/2017).  Deve escludersi, pertanto, la percorribilità dei rimedi sopra citati.

La vicenda
Una società ricorreva al Tar per ottenere la condanna dell’amministrazione al risarcimento di diverse voci di danno derivanti dalla violazione del termine di conclusione del procedimento (ex art. 2 bis, comma 1, L. n. 241/90) e dalla tardiva adozione  del provvedimento  di svincolo dell’indennità espropriativa di cui all’articolo 28, Dpr 327/2001.
Il giudice del primo grado respingeva la domanda, implicitamente affermando la propria giurisdizione, argomentando sulla clausola generale civilistica di cui all’articolo 1227 comma 2 Cc (“Il risarcimento non è dovuto per i danni che il creditore avrebbe potuto evitare usando l’ordinaria diligenza”) ritenendo che il ricorrente avesse contribuito causalmente all’aggravamento del danno lamentato.
Ricorreva in appello la società soccombente. Il giudice del gravame, nel confermare la sentenza impugnata, ha modificato la motivazione evidenziando come a fronte di un diritto soggettivo (come quello in questione) sia necessario attivare i mezzi di tutela ordinari non gli strumenti previsti dagli articoli 30,, 31 e 117 Cpa, in qualipresuppongono alla base un interesse legittimo.

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