Amministratori

Valutazione partecipativa della performance, la Funzione punta a una attuazione graduale

di Manuela Sodini

Pronte le linee guida del Dipartimento della funzione pubblica sulla valutazione partecipativa (linee guida n. 4/2019), annunciate dal Ministro Dadone durante il question time alla Camera dei deputati lo scorso 9 ottobre nel corso del quale riferiva dell'imminente emanazione per il rafforzamento degli strumenti a disposizione dei cittadini per valutare la performance delle amministrazioni pubbliche.

Le linee guida intendono fornire alle amministrazioni indicazioni metodologiche in ordine alle modalità attraverso cui favorire la partecipazione di cittadini e utenti alla valutazione della performance organizzativa, in attuazione di quanto previsto dagli articoli 7 e 19-bis del Dlgs 150/2009, modificato dal Dlgs 74/2017. Quest'ultimo, pur confermando in linea generale l'impianto originario del Dlgs del 2009, ha rafforzato il ruolo dei cittadini e utenti nel ciclo di gestione della performance, in particolare con l'articolo 19-bis .

La promozione della partecipazione dei cittadini alle decisioni e alle politiche pubbliche trova fondamento nell'articolo 118 della Costituzione che enuncia il principio di sussidiarietà che vede il cittadino, sia come singolo sia attraverso associazioni, quale soggetto attivo che può collaborare con le istituzioni per lo svolgimento di attività di interesse generale.

Come si legge nelle linee guida appena pubblicate, la valutazione partecipativa mira principalmente a migliorare la qualità delle attività e dei servizi pubblici, a rafforzare la fiducia nelle istituzioni riducendo i conflitti e a collegare la valutazione alla pianificazione; infatti il coinvolgimento del cittadino nella fase della valutazione può rappresentare un primo passo per potenziarne il ruolo anche rispetto alle altre fasi del ciclo della performance, a cominciare dalla programmazione.

I principali soggetti coinvolti nel processo di valutazione partecipativa sono il Dipartimento della funzione pubblica, l'amministrazione valutata, l'Organismo indipendente di valutazione (Oiv) e il cittadino/utente valutatore, in particolare il Dipartimento della Funzione pubblica svolge un ruolo di regia fornendo indicazioni metodologiche alle amministrazioni, l'amministrazione definisce il modello di valutazione partecipativa che intende adottare, l'Oiv verifica l'adeguatezza del modello di valutazione partecipativa, il cittadino e/o utente svolge un ruolo attivo.

Le linee guida precisano che la sede in cui esplicitare il modello di valutazione partecipativa è il sistema di misurazione e valutazione della performance (Smvp), gli Oiv, in sede di espressione del parere vincolante, dovranno quindi verificarne la correttezza metodologica e la coerenza con le peculiari caratteristiche e il livello di maturità dell'amministrazione. La Funzione pubblica, consapevole delle difficoltà connesse alla progettazione di strumenti di valutazione partecipativa e del diverso grado di maturità delle amministrazioni, afferma che le indicazioni fornite nelle linee guida potranno essere implementate in maniera graduale. Ogni amministrazione, quindi, potrà individuare, nell'ambito del proprio sistema di misurazione e valutazione della performanc, le attività e/o i servizi a cui applicare il modello di valutazione partecipativa, definendo un arco temporale, non superiore al triennio, entro il quale la partecipazione riguarderà tutte le attività e i servizi erogati.

Le amministrazioni alle prese con l'aggiornamento annuale del proprio sistema di misurazione e valutazione, così come previsto dall'articolo 7 del Dlgs 150/2009, dovranno quindi adesso attrezzarsi per recepire le indicazioni della funzione pubblica.

Nelle linee guida vengono proposti, in via esemplificativa, alcuni strumenti da utilizzare per il coinvolgimento dei soggetti esterni, declinandoli in considerazioni di taluni fattori quali: la tipologia di attività da valutare, la tipologia di amministrazione, il contesto di riferimento, la selezione dei valutatori. In particolare, le tipologie di strumenti proposti tengono conto delle diverse funzioni esercitate dalle amministrazioni, quali servizi diretti a cittadini o imprese, funzioni di trasferimento, funzioni di regolazione, funzioni di amministrazione generale a cui possono corrispondere diversi strumenti di coinvolgimento.

Le linee guida del Dipartimento

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