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Coronavirus/7 - Referendum revocato, alle prefetture e non al ministero il riepilogo delle spese dei Comuni

di Daniela Casciola

I Comuni devono inviare il prospetto delle spese sostenute per il referendum poi revocato alle «competenti autorità (Prefetture-UTG, Commissariati del Governo di Bolzano e di Trento e alla Regione della Valle d'Aosta)» e non al ministero dell'Interno. Sarà poi cura di quelle autorità riepilogare in un unico prospetto le spese e trasmetterlo alla Direzione centrale agli indirizzi. Pertanto la documentazione già inviata dai Comuni direttamente al ministero non potrà essere presa in considerazione.

È l'avvertimento del Dipartimento per la Finanza locale del Viminale di fronte al fatto che diversi Comuni stanno inviando direttamente al ministeroi prospetti relativi alle spese sostenute per il periodo dal 3 febbraio al 5 marzo 2020 riguardanti le consultazioni referendarie del 29 marzo 2020 revocate con Dpr 5 marzo 2020.

La Finanza locale approfitta poi per raccomandare di rispettare la tempistica indicata nella circolare Fl n. 8/2020 (si veda il Quotidiano degli enti locali e della Pa del 9 marzo) e le modalità della precedente Fl n. 7/2020 (si veda il Quotidiano degli enti locali e della Pa del 17 marzo).

Le scadenze per l'invio dei prospetti utili al monitoraggio delle spese, originariamente fissato al 20 marzo per i Comuni e al 31 marzo per le prefetture, ora sono state prorogate dalla circolare n. 8/2020 rispettivamente al 10 e al 22 aprile 2020.

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