Amministratori

Rotazione straordinaria, l'Anac chiarisce a chi compete l'adozione del provvedimento

di Manuela Sodini

L'Anac, con la delibera 345/2020, ha fornito chiarimenti sugli organi competenti all'adozione del provvedimento motivato di «rotazione straordinaria» negli enti locali.
La delibera dell'autorità ha origine dalla richiesta di parere pervenuta dal responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (Rpct) di un Comune; nello specifico, viene chiesto se questo provvedimento possa essere adottato dal Rpct del Comune che ricopre anche l'incarico di segretario comunale.
La norma di riferimento che disciplina la «rotazione straordinaria» del personale è l'articolo 16, comma 1, lettera l-quater) del Dlgs 165/2001.
Nella delibera 215/2019, l'Anac ha chiarito i reati presupposto che impongono l'applicazione della rotazione straordinaria, elemento qualificante del provvedimento è la motivazione con cui viene valutata la condotta del dipendente ed eventualmente disposto lo spostamento.

La competenza sulla «rotazione straordinaria»
Per quanto riguarda l'individuazione dell'organo competente nelle amministrazioni centrali l'adozione del provvedimento di «rotazione straordinaria» spetta ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, nel caso in cui il provvedimento di rotazione interessi i direttori generali è l'organo di vertice che ha conferito l'incarico a stabilire se confermare o meno il rapporto fiduciario.
Richiamando gli articoli 107, 108 e 109 del Tuel dedicati alla dirigenza, l'Anac ha spiegato che negli enti locali l'adozione del provvedimento di «rotazione straordinaria» spetta ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali, dove presenti, o al segretario comunale, laddove il sindaco abbia conferito a quest'ultimo quelle funzioni.
Se il provvedimento di rotazione interessa il direttore generale è il sindaco che ha conferito l'incarico a valutare, in relazione ai fatti di natura corruttiva per i quali il procedimento è stato avviato, se confermare o meno il rapporto fiduciario; questa valutazione spetta al sindaco anche nel caso in cui il provvedimento interessi il segretario comunale.
Negli enti di ridotte dimensioni, privi di dirigenti e di direttore generale, le cui funzioni restano in capo all'organo di indirizzo politico, l'adozione del provvedimento di «rotazione straordinaria» è affidata a quest'ultimo; è questa la soluzione fornita nel piano triennale dell'ente richiedente il parere, e condivisa dall'Anac, dove si attribuisce la competenza dell'adozione del provvedimento di «rotazione straordinaria» per i responsabili di settore, all'organo di indirizzo politico e, per il rimanente personale, al competente responsabile di settore/area.
L'Anac ha ribadito l'importanza di individuare ex ante nei piani triennali di prevenzione corruzione e trasparenza (Ptpct) il soggetto competente ad adottare il provvedimento di «rotazione straordinaria», precisando che la competenza sul provvedimento esula da attribuzioni tipiche del responsabile prevenzione corruzione e trasparenza (Rpct), semmai interessando quelle del segretario comunale, ove i due ruoli coincidano, occorre distinguere concettualmente tra i compiti svolti dal Rpct rispetto a quelli che possono essere esercitati come segretario.

La delibera Anac n. 345/2020

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