Appalti

Rettighieri (Cociv): «Riparte il Terzo valico: 13 gare per 2,2 miliardi»

«Dopo l’azzeramento fatto già dal Cociv degli appalti e dei dirigenti della vecchia gestione, ora siamo pronti per rimettere in piedi la macchina dei lavori della Milano-Genova con il triplice obiettivo di difendere l’occupazione, l’ambiente e la legalità. Già oggi pubblicheremo una prima gara da 263 milioni cui seguiranno entro la fine dell’anno altre dodici gare per un totale di lavori da 2,2 miliardi. In questo modo avremo riavviato completamente i lavori sospesi in seguito all’inchiesta».
Il commissario del Cociv, Marco Rettighieri, nominato dal prefetto di Roma il 3 marzo scorso su richiesta dell’Anac di Raffaele Cantone, non ha perso tempo ad avviare la nuova gestione del consorzio general contractor dell’Alta velocità Milano-Genova e in un mese è ripartito con gare di appalto che dovranno consentire di riaprire in fretta i cantieri. «Il committente Rfi ci chiede il rispetto dei tempi e quello è il nostro obiettivo. I lavori non si sono fermati dove è stato possibile. Oggi facciamo lavori per 15 milioni al mese - dice Rettighieri - dove i lavori sono in corso, ma dobbiamo arrivare a 40-45 milioni al mese di lavori. L’obiettivo, quando saremo a pieno regime, è di spendere 600 milioni l’anno».

Che situazione ha trovato al Cociv, ingegner Rettighieri, dopo le inchieste della magistratura e con l’avvio del commissariamento?

Ho trovato una struttura in cui lavorano persone capaci e sono certo che questo ci consentirà di fare un buon lavoro. Il commissariamento consente di separare le vicende giudiziarie dai destini dell’opera che deve continuare spedita, con tutte le sue specifiche problematiche. La prima emergenza da affrontare è stata quella di recuperare la manodopera rimasta senza lavoro per le gare di appalto caducate. Abbiamo preso in carico circa 600 persone che dovranno poi essere trasferite alle nuove società appaltatrici. Quello della tutela della manodopera è un messaggio forte che abbiamo voluto mandare, una delle nostre priorità. Abbiamo fatto accordi in questo senso con le prefetture di Alessandria e Genova e incontro con i sindacati. Anche i macchinari, le frese in particolare, sono già state acquistate per essere messe a disposizione di chi verrà.

Dalle inchieste della magistratura sono risultate testimonianze che parlano di rocce da scavo contaminate dall’amianto e calcestruzzo di bassa qualità. Questo si traduce in un allarme per le opere?

Sappiamo che l’amianto c’è nelle rocce di questa zona ma c’è anche un protocollo per trattare le rocce asbestose sulla base di una procedura stabilita dall’Arpa Liguria e dell’Arpa Piemonte. Con questa procedure siamo certi che le rocce non risultino nocive né ai lavoratori né alla popolazione. Inoltre, a maggior garanzia di tutti, stiamo facendo installare il Gps su tutti i veicoli che trasporteranno le rocce da scavo. Ci consentiranno di vedere quando caricano, se fanno fermate anomale, dove e quando scaricano. Sotto l’aspetto ambientale c’è la massima attenzione e garanzia.

E il calcestruzzo?

Ci sono stati segnalati i punti dove si sarebbero registrate queste anomalìe e siamo andati a fare appositi carotaggi proprio in quei punti con il perito della Procura. La resistenza del calcestruzzo è risultata assolutamente nella norma. Quindi nessun allarme.

A che punto siamo con lo stato di avanzamento dell’opera?

Lo stato di avanzamento complessivo dell’opera è al 18% ma se consideriamno soltanto i tre lotti costruttivi effettivamente finanziati siamo al 58%. Con il primo lotto, che è partito prima, sia al livello del 75%. La cosa importante ora è che Rfi confermi quanto ha annunciato, cioè di volerci assegnare nel giro di qualche giorno il quarto lotto finanziato. Con questo, le opere complessive assegnate ammonteranno a 4,4 miliardi e resteranno da assegnare solo il 5° e 6° lotto per un valore di 1,7-1,8 miliardi.

Le 13 gare che pubblicherete entro fine anno hanno già copertura finanziaria?

Assolutamente sì. E contiamo di cominciare a spendere da settembre, se non ci saranno troppi ricorsi. Le gare, che sono gare europee e quindi aperte anche a imprese straniere, saranno assegnate con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con un 60% di offerta sulla parte tecnica e un 40% sulla parte economica, con due diverse commissioni a valutarle. Le commissioni saranno nominate da me direttamente una volta chiusa l’offerta e i commissari saranno scelti in un bacino di persone di alta professionalità e moralità. Come dicevo, tutta la nostra azione è improntata al massimo rispetto della legalità. Ho scelto anche un Rup (responsabile unico del procedimento, ndr) di mia assoluta fiducia.

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