Appalti

Acquisti verdi, criteri «green» anche per Regioni e Comuni

di Mauro Calabrese

Nuovo protocollo di intesa tra ministero dell’Ambiente e Conferenza Regioni e Province per sviluppare e diffondere competenze, buone pratiche e misure omogenee per integrare le tematiche della sostenibilità nelle politiche di acquisto e appalto pubblici delle amministrazioni locali, con l’integrazione dei «Criteri ambientali minimi» per l’incremento degli «acquisti verdi» e la realizzazione di opere pubbliche sostenibili.

Protocollo di intesa
Nell seduta del 21 settembre 2017 della Conferenza delle Regioni e Province autonome, è stato sottoscritto il Protocollo di intesa con il ministero dell’Ambiente, della durata di 5 anni rinnovabile, per migliorare la diffusione degli «acquisti verdi» su base locale, grazie allo sviluppo di una collaborazione istituzionale in tema di acquisti e opere pubbliche sostenibili, a favore delle stazioni appaltanti a livello locale e degli operatori economici, con il trasferimento di buone pratiche ed esperienze, anche tramite i progetti europei in corso. Il confronto e il trasferimento di conoscenze coinvolgerà le Arpa regionali e «Itaca», l’Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale di cui si avvale la Conferenza, per il supporto sugli aspetti tecnici e la formazione delle Pubbliche Amministrazioni in tema di «Green Public Procurement» (Gpp).

Pan Gpp
Già dal 2008, la legislazione nazionale ha previsto e adottato il «Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione», cosiddetto «Pan-Gpp», rivisto e aggiornato con il decreto 10 aprile 2013, con l’obbligo per le Pubbliche amministrazioni, anche a livello regionale, di analizzare i propri fabbisogni, razionalizzare i consumi, in ottica di riduzione dell’impatto ambientale, finalizzando apposite competenze ai processi di «Gpp». Con la Legge 28 dicembre 2015 n.221, recante «Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali», e il successivo Dlgs n. 50 del 18 aprile 2016, Nuovo Codice degli appalti, il Pan-Gpp è assurto a strumento di politica economico-ambientale fondamentale, con l’obbligo per la Pa di adottare Criteri ambientali Minimi (Cam) per gli acquisti pubblici.

Buone prassi
Dalla constatazione delle difficoltà operative delle centrali di acquisto a livello locale nel recepire i Cam, avendo solo poche Regioni provveduto ad adottare i Piani di azione regionale sul Gpp, nasce l’intesa per la condivisione e diffusione delle competenze e buone prassi tra le Amministrazioni sulle tematiche della sostenibilità, per rafforzare le competenze in materia di Gpp da parte dei responsabili, anche locali, di acquisti e appalti, così da migliorare l’integrazione dei requisiti ambientali nelle procedure amministrative, definendo una piattaforma comune tra Stato e Regioni e tra le Ragioni.

Raccolta e confronto
Il protocollo prevede, quindi, un effettivo e continuo confronto sulle tematiche degli acquisti verdi, in particolare con la raccolta e condivisione dei dati su ciclo dei rifiuti, economia circolare, sviluppo sostenibile e uso efficiente delle risorse, anche con sistemi di monitoraggio informatizzati, concentrandosi sull’avanzamento, e le relative problematiche, dell’attuazione dei Criteri ambientali minimi fissati dal ministero dell’Ambiente, sulla crescita delle competenze e sensibilità verso le  tematiche della sostenibilità nelle Amministrazioni locali, sulla diffusione e l’uso dei principi del «Life Cycle Assessmente» (Lca) e delle certificazioni di qualità ambientale, anche passando per l’istituzione di percorsi di formazione per i responsabili di acquisti e appalti e campagne informative.

Risorse
Per consentire l’attuazione degli impegni sottoscritti, oltre alla messa a disposizione di competenze, professionalità e risorse economiche, il ministero si è impegnato a coinvolgere le Regioni nei tavoli tecnici per la definizione e revisione dei Cam e attraverso l’istituzione di un apposito Tavolo di Coordinamento tra uffici ministeriali e rappresentanti regionali, che definisca appositi Piani operativi di intervento nelle singole Regioni, sulle diverse tematiche prioritarie, in particolare quella dell’applicazione dei Cam nei capitolati di gara per forniture, servizi e lavori pubblici, i servizi tecnici, il monitoraggio e l’adeguamento dei criteri.

Divulgazione
I risultati delle attività di confronto e approfondimento, nelle previsioni del Protocollo di incentivazione e diffusione della governance sulle tematiche della sostenibilità degli acquisti e degli appalti, potranno essere divulgati con appositi mezzi, anche telematici, per la promozione della conoscenza sul Gpp e dei risultati raggiunti, con la redazione di studi specialistici e la condivisione di dati e informazioni per il raggiungimento degli obiettivi preposti, dando massima visibilità alle «best practices» sviluppate localmente e nell’ambito dei progetti cofinanziati dall’Unione Europea.

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