Appalti

Ciclovie turistiche, Toninelli sblocca il decreto: 361 milioni per progetti e cantieri

Perfetta continuità politica e amministrativa tra Delrio e Toninelli in materia di mobilità ciclistica. Il nuovo Ministro delle Infrastrutture, accogliendo anche un sollecito arrivato a fine giugno dalla Conferenza delle Regioni, ha dato via libera all’intesa in Conferenza unificata, perfezionata il 12 luglio, al decreto predisposto dai suoi uffici che di fatto sblocca i 361 milioni di euro per le ciclovie turistiche nazionali, stanziati per gli anni 2016-2024 dai governi Renzi e Gentiloni su spinta dell’allora ministro Graziano Delrio.
Fonti del Ministero fanno anche sapere che Toninelli ha dato via libera anche all’attuazione della legge sulla mobilità ciclistica , approvata l’11 gennaio scorso, a partire dal Piano nazionale della mobilità ciclistica di cui è prevista l’approvazione, d’intesa con le Regioni, entro il 15 agosto prossimo.

IL TESTO DELL’INTESA

Il decreto del Ministro delle Infrastrutture passato in Unificata il 12 luglio è stato di fatto imposto, nei mesi scorsi, dalla Corte dei Conti, che ha stoppato la prassi avviata dal Mit di firmare via via singoli protocolli di intesa su specifiche ciclovie, per finanziare progettazione e lavori, pescando dai fondi complessivi. La Corte ha invece imposto di subordinare la sottoscrizione di ogni ulteriore convenzione e l'erogazione di ulteriori risorse finanziarie alla fissazione di modalità di riparto ed erogazione delle risorse finanziarie disponibili (per progettazione e lavori).
I sette protocolli d'intesa già sottoscritti con le Regioni e il comune di Roma (nel caso del Grab) tra il 27 luglio del 2016 e il 9 agosto 2017, dovranno essere rivisti in base alle prescrizioni indicate nel testo del Dm (riguardavano i tracciati Sole, Vento, Acquedotto Pugliese, Grab di Roma, Garda, Sardegna e Magna Grecia). In questi casi servirà un “protocollo aggiuntivo” per rendere i protocolli già sottoscritti “conformi” alle nuove indicazioni. Nuovo protocollo unico, invece, per le altre tre ciclovie nazionali più indietro rispetto al programma: Tirrenica, Adratica e Trilive.
Il Decreto, che ora è alla firma del Ministro Toninelli, poi andrà alla Corte dei Conti e quindi in Gazzetta, fissa la lista delle dieci ciclovie nazionali, poi definisce standard tecnici per l’elaborazione dei progetti, fissa termini (90 giorni dall’entrata in vigore del Dm) per aggiornare o firmare da zero il protocollo Regione (o Regioni)-Mit sulle singole ciclovie,
e il termine per la presentazione dei progetti di fattibilità da parte delle Regioni (31 dicembre 2019), ripartisce una prima tranche di 162 milioni di euro per i primi lotti funzionali delle dieci ciclovie, stabilisce il principio (l’auspicio) che sulle ciclovie possano convergere co-finanziamenti regionali (le Regioni in Conferenza Unificata si sono impegnate in tal senso, pur non essendoci vincoli normativi).

IL TERMINE PER LA PROGETTAZIONE è in realtà piuttosto morbido: presentare i progetti di fattibilità entro il 31 dicembre 2019. Tant’è che il ministro Toninelli, in un comunicato, ha sollecitato a fare molto più presto: «Per la ripartizione delle risorse stanziate, quindi, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attende solo l'invio da parte delle Regioni degli studi di fattibilità, finanziati con circa 5 milioni di euro nel maggio 2017. Invio che il Ministero auspica avvenga quanto prima, così da rendere il Sistema nazionale delle ciclovie turistiche una realtà».

I FINANZIAMENTIcomplessivi ammontano a 361,78 milioni, i primi 162 sono ripartiti “in bozza” nel decreto, ma l’assegnazione effettiva avverrà dopo i protocolli di intesa, poi le progettazioni di fattibilità e infine dopo aver acquisito l’eventuale intenzione delle Regioni di co-finanziare gli interventi.

LE DIECI CICLOVIE

Acquedotto pugliese (Da Caposele (AV) a Santa Maria di Leuca (LE))
VENTO (Da Venezia a Torino)
SOLE (Da Verona a Firenze)
ADRIATICA (Da Chioggia (VE) a Santa Maria di Leuca (LE))
TIRRENICA (Da Ventimiglia (IM) a Roma (RM))
DELLA SARDEGNA (Cagliari - Bosa - Portotorres - Alghero - Santa Teresa - Dorgali - Illorai – Quartu S. Elena)
DELLA MAGNA GRECIA (Da Lagonegro (PZ) a Pachino (SR))
TRIESTE - LIGNANO SABBIADORO - VENEZIA (Da Trieste a Venezia)
DEL GARDA (Da Peschiera del Garda (VR) a Peschiera del Garda (VR))
DEL GRAB (Roma)

Le caratteristiche tecniche dei tracciati

Lo schema di provvedimento, oltre ad approvare il nuovo schema di protocollo d'intesa Stato-Regioni, approva anche gli standard tecnici per le ciclovie nazionali. Questi ultimi prevedono una triplice classificazione dei tracciati (e parte di essi) - minimo, buono, ottimo - in base alle caratteristiche sia tecnico-geometriche, sia della sicurezza, sia delle attrazioni turistiche presenti. Il documento è stato definito del ministero delle Infrastrutture nel luglio 2017.

Il testo dell’intesa

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