Appalti

Protocollo Confindustria, Agid e Regioni per appalti digitali con procedure più agili

Puntare sugli appalti innovativi previsti dalle leggi italiane ed europee può favorire la transizione verso un «sistema strategico di appalti pubblici, digitale e intelligente, funzionale alla crescita del Sistema Paese» e in grado di assicurare anche procedure più agili e risparmi.
A indicare questa strada è il protocollo d’intesa appena sottoscritto da Confindustria, Agid e Conferenza delle Regioni, con la collaborazione di Itaca (Istituto per l’innovazione e la trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale).

L’intesa
Secondo il protocollo l’utilizzo degli appalti pre-commerciali e di altri istituti del codice dei contratti, come il partenariato per l’innovazione, il dialogo competitivo, la procedura competitiva con negoziazione, può consentire alle Pa di cambiare approccio verso il mercato. Questi strumenti possono infatti favorire «un dialogo aperto - avverte una nota diffusa ieri - con le imprese e con il mondo della ricerca» permettendo anche «procedure di acquisto più agili, nonché risparmi di spesa» e lasciando agli operatori «la libertà di proporre risposte differenti e multidisciplinari ai fabbisogni d’innovazione della Pa, valorizzando competenze e professionalità».
L’accordo individua una serie di azioni, tra cui percorsi di formazione e sensibilizzazione, oltre che attività di supporto tecnico operativo, per incentivare la partecipazione delle imprese alle procedure di gara e migliorare la capacità degli operatori a rispondere alle esigenze d’innovazione espresse dalle Pa con l’obiettivo di conquistare anche qualche risparmio in più. Un cambiamento, questo, «più volte sollecitato anche dalla Commissione Ue».

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