Appalti

Doppia deroga e procedura semplificata nel 2019 per i lavori tra 40mila e 150 mila euro

di Alberto Barbiero

Le stazioni appaltanti potranno affidare con una procedura semplificata gli appalti di lavori compresi tra i 40mila e i 150mila euro, ma soltanto per il 2019.
Dopo numerosi cambiamenti in corsa, nella versione definitiva del disegno di legge di bilancio per il prossimo anno conseguente al maxiemendamento c’è una sola disposizione sugli appalti pubblici, dopo lo stralcio delle norme sulle centrali di committenza e sulla riformulazione di molte parti dell’articolo 36 del codice dei contratti.

La novità
La nuova norma dovrebbe essere temporanea, in attesa della complessiva revisione del codice dei contratti pubblici, che dovrà passare per l'approvazione della legge delega e del successivo decreto legislativo.
Fino al 31 dicembre 2019, le stazioni appaltanti potranno procedere all'affidamento di lavori di importo pari o superiore a 40mila e inferiore a 150mila euro mediante affidamento diretto previa consultazione, se ce ne sono, di tre operatori economici.
Restano invariate, invece, le norme relative agli affidamenti con mini gara di forniture di beni e servizi nella fascia tra i 40mila euro e le soglie Ue (221mila per beni e servizi standard, 750mila per i servizi compresi nell’allegato IX).
La particolare deroga all’articolo 36 del Dlgs n. 50/2016 per gli appalti di lavori pubblici consente alle amministrazioni di fare ricorso al modulo dell’affidamento diretto, tuttavia vincolandolo alla consultazione di tre operatori economici. Per quanto realizzabile con modalità semplificate, comunque tale procedura è strutturata come soluzione finalizzata al confronto competitivo delle offerte (seppure limitate a un numero molto ridotto).

L’altra deroga
La stessa disposizione del Ddl di bilancio 2019 introduce un’ulteriore deroga solo fino al 31 dicembre del prossimo anno, consentendo alle stazioni appaltanti di utilizzare le procedure semplificate di gara previste dall’articolo 36, comma 2, lettera b) del Dlgs 50/2016 con invito ad almeno dieci operatori economici per acquisire lavori tra i 150mila e i 350mila euro.
La disposizione non specifica altro, lasciando aperti problemi rilevanti come per esempio l’applicazione o meno del principio di rotazione a tali affidamenti, che ricadono nell’ambito attuativo dell’articolo 36 del codice dei contratti pubblici, ma ne costituiscono deroga esplicita (quindi potenzialmente riferibile anche all’applicazione dello stesso particolare principio).

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©