Appalti

Mini-opere, sempre affidamenti diretti per i lavori finanziati dai 400 milioni - Le istruzioni dell’Anci

di Gianni Trovati

Nei Comuni fino a 2mila abitanti i lavori finanziati con i 400 milioni messi a disposizione delle piccole opere per la sicurezza dall'ultima legge di bilancio (commi 107-114) potranno essere sempre avviati con l'affidamento diretto nella sua forma più semplice, senza la consultazione preventiva di un gruppo di imprese. A chiarirlo sono le istruzioni che ieri l'Anci ha mandato a tutti i 7.402 Comuni interessati dal contributo, vale a dire quelli fino a 20mila abitanti. Intorno alle modalità operative per tradurre in opere i soldi messi sul piatto dalla manovra, e assegnati con il primo decreto attuativo del ministero dell'Interno (si veda Il Quotidiano degli enti locali e della Pa dell'11 gennaio), ferve il lavorio applicativo.

Tempi stretti
Le indicazioni dell'Anci arrivano il giorno dopo le 27 Faq elaborate dal ministero dell'Interno, riportate sul Quotidiano degli enti locali e della Pa di ieri. Il calendario per passare ai fatti del resto è stretto, come imposto dalla stessa filosofia dell'intervento che punta alla realizzazione di opere in tempi brevi per muovere le economie locali. Di qui il percorso a tappe forzate, che prevede entro il 20 febbraio l'invio di istruzioni operative da parte del ministero dell'Economia per le informazioni necessarie alla verifica di inizio lavori. L'avvio dell'esecuzione deve essere effettivo entro il 15 maggio, per non inciampare nella revoca entro il 15 giugno.

Le regole
La possibilità per i Comuni fino a 2mila abitanti di procedere sempre con l'affidamento, nella ricostruzione dell'Anci, si lega alla deroga introdotta sempre dalla manovra (comma 912) sugli affidamenti sottosoglia. Fino a 40mila euro è sempre previsto l'affidamento diretto, e nei Comuni fino a 2mila abitanti il contributo arriva esattamente a quella cifra. Tra i 40mila e i 150mila euro, quindi in tutti gli altri enti (il contributo massimo è di 100mila euro) l'affidamento diretto va preceduto dalla consultazione di almeno tre operatori, a meno che neanche questo passaggio sia possibile nella specifica situazione territoriale.

La Nota dell’Anci

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