Fisco e contabilità

Fabbisogni standard, ancora 3mila Comuni con i trasferimenti bloccati per inadempienza sui questionari

di Roberta Giuliani

Diminuiscono ma sono ancora circa 3mila i Comuni che rischiano il blocco dei trasferimenti per il mancato invio dei questionari Sose necessari alla determinazione dei fabbisogni standard. Dopo la prima lista pubblicata alla scadenza del termine per la restituzione online del nuovo questionario unico FC20U online sul portale www.opencivitas.it (si veda l'articolo pubblicato sul Quotidiano degli enti locali e della Pa del 31 gennaio 2017), la Direzione centrale della Finanza locale pubblica 104 pagine con l'elenco degli enti che a distanza di un mese risultano ancora in ritardo con la compilazione.

Le sanzioni
Il Vimunale ricorda che per i Comuni inadempienti è prevista la sospensione dei trasferimenti: la lettera c) del comma 1 dell'articolo 5 del Dlgs 216/2010 che ha istituito il progetto fabbisogni standard, ha stabilito infatti che in caso di mancato rispetto del termine d'invio, l'ente è sanzionato con il blocco, sino all'adempimento dell'obbligo di trasmissione dei questionari, dei trasferimenti a qualunque titolo erogati e la pubblicazione sul sito del ministero dell'Interno dell'ente inadempiente. L'aggiornamento degli enti non in regola viene comunicato dal ministero dell'Economia e delle finanze il giorno 20 di ogni mese e successivamente pubblicato sul sito della Direzione centrale della Finanza locale.

Gli elenchi
Il nuovo elenco è ancora più dettagliato di quello pubblicato il 27 gennaio scorso a ridosso della scadenza per la trasmissione telematica dei due moduli del questionario, uno sui dati strutturali e l'altro su dati del personale e contabili, fissata al 21 gennaio 2017 dal Dm Economia e Finanze 11 novembre 2016 (si veda l'articolo pubblicato sul Quotidiano degli enti locali e della Pa del 24 novembre 2016).
Dal confronto dei due elenchi emerge che gli enti locali procedono seppur a rilento a mettersi in regola: oltre a diminuire il numero degli inadempienti, molti Comuni vanno avanti con la stesura del questionario. In alcuni casi dallo stato di lavorazione «Non aperto» ovvero di non avvio della compilazione online del modulo, si è passati a quello di «Aperto» un passo in avanti dunque verso la redazione completa del modulo.

I Comuni in ritardo con il questionario Sose

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