Fisco e contabilità

Sempre più danni erariali per la mancata riscossione delle entrate

di Anna Guiducci e Patrizia Ruffini

Danni connessi alla mancata riscossione di entrate. È questa una delle più significative fattispecie di danno erariale, trattate dalle procure regionali nel 2016.
La notizia arriva dal procuratore generale della Corte dei conti alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario 2017. A fronte di 1.507 citazioni in giudizio notificate nel corso del 2016, 128 si riferiscono a mancate riscossioni di entrate.

Entrate non riversate dalla concessionaria
Il primo caso riportato nella relazione riguarda la citazione emessa dalla Procura regionale per la Puglia nei confronti di una società concessionaria del servizio riscossione tributi presso un grosso Comune della Provincia di Bari. Sulla vicenda, che riguarda il mancato riversamento di 4 milioni e 500mila euro nelle casse comunali, il Pm ha anche proposto una azione revocatoria ex articolo 2901 del Codice civile sugli atti di disposizione rappresentati dall'aumento di capitale operato dalla suddetta società (a responsabilità limitata) e sulla successiva operazione di scissione della stessa. Tali atti dispositivi, infatti, secondo il Pm, hanno comportato il depauperamento delle disponibilità immobiliari della società concessionaria del servizio riscossione mettendo a grave rischio la possibilità che il Comune possa vedere soddisfatto il proprio ingente credito.

Canoni e tributi non percepiti
Sempre in tema di risorse pubbliche, la Procura regionale per la Sicilia ha portato avanti una indagine coadiuvata dalla Compagnia della Guardia di finanza di Caltagirone, in merito all'indebito utilizzo, da parte di soggetti privati, di immobili abusivi non demoliti e acquisiti al patrimonio immobiliare del predetto Comune. L'ipotesi di danno contestata si sostanzia nella mancata percezione, da parte del Comune, dei canoni di locazione degli immobili. In sintesi, l'inerzia dell'amministrazione comunale ha consentito, spesso, per parecchi anni, l'uso gratuito di beni di pubblica proprietà da parte dei soggetti condannati, in sede penale, per la realizzazione di tali immobili. Costoro, infatti, oltre a non corrispondere alcun corrispettivo per l'uso del bene, ormai di proprietà comunale, sono anche risultati esenti dal pagamento dei tributi comunali correlati al diritto di proprietà.

Aggio illecito per accertamento Ici
Altra azione per danno patrimoniale, in relazione all'affidamento del servizio di riscossione dei tributi, è quella esercitata dalla Procura regionale per la Toscana a carico del Responsabile del Servizio tributi di un Comune dell'Isola d'Elba, per avere disposto il pagamento, in favore della società affidataria del servizio di accertamento dell'Ici, di una somma, a titolo di aggio, corrispondente al 90,06% delle entrate accertate, nonostante «il disciplinare» prevedesse la corresponsione dell'aggio in misura percentuale non superiore al 37,5 per cento.

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