Fisco e contabilità

Due vie per la proroga al 21 aprile

La proroga c’è ma non si vede. Non è un numero di magia ma, come dimostrano le code agli sportelli e le richieste di chiarimenti, la proroga per le domande di adesione alla rottamazione delle cartelle di Equitalia ci sarà. In realtà, l’emendamento per spostare la deadline dal 31 marzo al 21 aprile (e contestualmente anche il termine dal 31 maggio al 15 giugno per le risposte dell’agente della riscossione) è stato giaà approvato in commussione Ambiente della Camera all’interno del decreto terremoto. Ora che il testo è al voto dell’Aula (atteso per oggi) si pone il problema dell’entrata in vigore del differimento. Per renderlo pienamente operativo è necessario che la legge di conversione del Dl sisma con l’emendamento approvato anche dal Senato approdi in «Gazzetta Ufficiale» entro il 31 marzo. Una mission impossible almeno stando al calendario dei lavori parlamentari, riformulati martedì dalla conferenza dei capigruppo a Palazzo Madama.

Le due vie
Ecco che quindi si prospettano due vie che dovrebbero viaggiare in parallelo. Da un lato il decreto terremoto che dovrebbe fare il suo corso e far passare il messaggio che c’è la volontà parlamentare di aiutare i contribuenti interessati a sfruttare la sanatoria. Dall’altro, considerati i tempi ristretti, il Governo dovrebbe intervenire con un nuovo decreto legge da emanare prima del 31 marzo. In questo modo la proroga avrebbe validità giuridica immediata. In questo caso l’operazione diventa possibile e anche con più opzioni. Una potrebbe essere quella di un decreto legge ad hoc destinato, però, a non essere convertito: nel gergo parlamentare sarebbe un decreto cosiddetto “a perdere”. L’altra potrebbe essere l’inserimento delle norme sulla rottamazione nel decreto enti locali in via di preparazione. In questo modo si potrebbero recuperare anche le misure sul Durc chieste all’unanimità dalla comissione Finanze della Camera, prevedendo il rilascio dell’attestazione di regolarità contributiva anche solo con la presentazione della domanda e non al versamento della prima o unica rata entro fine luglio.

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