Fisco e contabilità

Accantonamento sul Fondo di solidarietà 2016, arrivano i conguagli per 34 Comuni

di Daniela Casciola

Ripartito tra 34 Comuni l'accantonamento sul Fondo di solidarietà comunale per l'anno 2016 delle somme «messe da parte» nel 2015 e non utilizzate. La Direzione centrale della Finanza locale del Viminale ha pubblicato la bozza di decreto di approvazione con l'elenco degli enti interessati e delle rispettive quote in allegato.
Rifatti i conti sulla base dei gettiti stimati Imu e Tasi, si è deciso di rettificare l'importo delle quote determinate a titolo di Fondo di solidarietà comunale per l'anno 2016 e di distribuire un totale di 8.091.458,03 di euro. Le risorse sono venute fuori utilizzando parzialmente gli accantonamenti residui previsti dall'articolo 7 del Dpcm 10 settembre 2015 e dall'articolo 6 del Dpcm 18 maggio 2016.

L’accantonamento
L'articolo 7 del Dpcm 10 settembre 2015 prevedeva, infatti, che a valere sulla dotazione complessiva del Fondo di solidarietà comunale per l'anno 2015 fosse accantonato un importo di 20 milioni di euro (utilizzato poi parzialmente per 8.937.665 di euro);
L'articolo 6 del Dpcm 18 maggio 2016, invece, prevedeva che a valere sulla dotazione complessiva del Fondo di solidarietà comunale per l'anno 2016 fosse accantonato un importo di 15 milioni di euro, (utilizzato parzialmente per 11.062.335 euro).
Era stato, poi, il Dl enti locali dello scorso anno a stabilire che le disponibilità residue che fossero risultate non utilizzate per il 2015 potessero esserlo per le medesime finalità per l'anno 2016.

I beneficiari
Nell'assegnazione delle risorse, Piemonte e Lombardia fanno la parte del leone: Va a Segrate, infatti, la somma più cospicua di oltre 1.300mila euro ma secondo in questa classifica è Ceresole Reale, in porvincia di Torino con poco meno di 1.200mila euro.
Maglia nera alla Calabria: per Cellara, in provincia di Cosenza, ci sono solo 3.485 euro.

Tutte le somme ente per ente

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