Fisco e contabilità

Spesometro, per la «Pa» l’esonero diventa ufficiale

Prima con un comunicato stampa del 24 marzo scorso e poi con il provvedimento arrivato ieri, l’agenzia delle Entrate ha chiarito, con riferimento allo spesometro , che anche per il 2016 sono esclusi dall’invio del modello polivalente , le amministrazioni pubbliche e quelle autonome.
Non solo. Per i commercianti al dettaglio, di cui all’articolo 22 della legge Iva, Dpr 633/1972, viene confermata, anche per il 2016, anno per il quale deve essere inviato per l’ultima volta il modello polivalente, l’esclusione dallo spesometro delle operazioni attive di importo unitario inferiore a 3mila euro, al netto dell’imposta sul valore aggiunto.
Anche per i tour operator le operazioni sotto la soglia dei 3.600 euro, in questo caso al lordo dell’imposta, sono escluse dall’ultimo invio dei dati rilevati ai fini Iva, così come era avvenuto negli anni precedenti.

Le operazioni sotto soglia
È bene ricordare che l’Agenzia, con circolare 24/E del 2011, aveva già a suo tempo sottolineato che le operazioni escluse, in quanto “sotto soglia”, così come appena evidenziate, non vanno, comunque, comunicate anche se, per effetto di una o più note di variazione in diminuzione, l’importo della singola operazione, inizialmente superiore al limite di 3.000 o 3.600 euro, scende al di sotto di detto limite. Viceversa, qualora l’operazione sia inizialmente inferiore ai limiti indicati, ma per effetto di una o più note di variazione in aumento dovesse superare la soglia, essa andrà inserita all’interno della comunicazione così come andrà inserita quella che, pur oggetto di nota o di note di variazione in diminuzione, rimane, comunque sopra i limiti di valore indicati.

Le operazioni “black list”
Per quanto concerne le operazioni che devono essere indicate nel modello polivalente, ricordando che il decreto legge fiscale n. 193 del 2016 ha eliminato l’obbligo di comunicazione delle operazioni cosidette “black list”, già a partire da quelle poste in essere nel corso del 2016, l’Agenzia ha confermato che i dati relativi a tali operazioni non andranno comunque inseriti all’interno dello spesometro. Purtuttavia, chiarisce sempre il comunicato, qualora per il contribuente sia più agevole «continuare a trasmetterle per ragioni di carattere informatico», esso potrà inserirle all’interno del modello polivalente utilizzando il quadro BL o, alternativamente, indicandole all’interno dei quadri FN (operazioni con soggetti non residenti) e SE (acquisti da operatori residenti nella repubblica di San Marino e acquisti di servizi da non residenti).
Sempre sul fronte delle operazioni da non inserire all’interno dello spesometro, tenuto conto che gli iscritti agli albi professionali degli psicologi, degli infermieri e ostetriche/i e dei tecnici sanitari hanno già trasmesso i dati delle fatture emesse al sistema tessera sanitaria (Sts), il comunicato stampa del 24 marzo evidenzia che essi possono non indicare nel modello polivalente tali dati.
Tuttavia, come avviene per le operazioni black list, sempre nello spirito di semplificazione a livello pratico, qualora per tali soggetti sia più agevole dal punto di vista informatico ricomprendere tali dati all’interno della comunicazione, essi potranno tranquillamente farlo.

Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate

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