Fisco e contabilità

Imu e Tasi, arrivano i nuovi coefficienti per i fabbricati «D»

di Daniela Casciola

Consueto aggiornamento annuale per i coefficienti di rivalutazione da applicare alla somma tra costo d'acquisto e costi incrementativi dei fabbricati classificabili nel gruppo D (come i capannoni, i centri commerciali, eccetera), che non risultano iscritti in catasto al 1° gennaio dell'anno di imposizione. A fissare i nuovi valori, il decreto Mef 14 aprile 2017, in attesa di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Com'è noto, per i fabbricati iscritti in catasto la base imponibile Imu e Tasi è costituita dal valore che risulta applicando alle rendite catastali i coefficienti moltiplicatori indicati dall'articolo 13 del Dl 201/2011, cioè 160 per le abitazioni di categoria A, 140 per i fabbricati di categoria B, 65 per i fabbricati di categoria D (escluso i D/5), eccetera.

Un'eccezione al criterio del valore catastale è invece costituita dai fabbricati appartenenti al gruppo “D” non iscritti in catasto, posseduti interamente da imprese e distintamente contabilizzati: in tal caso il valore è determinato applicando appositi coefficienti aggiornati di anno in anno con decreto del Ministro delle Finanze.

La bozza del decreto

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