Fisco e contabilità

Entrate a +2,2% ma lo split payment delle Pa continua a calare

Imprese Iva in fuga dallo split payment? Non c'è ancora la prova certa ma dagli ultimi due bollettini delle entrate tributarie i versamenti delle Pa sotto la voce “split payment” sono in calo. Dopo la flessione di marzo scorso, anche nel periodo gennaio-aprile 2017 il meccanismo dell'inversione contabile ha fatto segnare un -1,1% pari a 35 milioni in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Flessione che arriva a toccare il -11% a maggio stando ai primi dati, diramati ieri dal Dipartimento delle Finanze, sull’andamento degli F24 versati entro il 16 del mese scorso. Nonostante i tre segni meno dello split payment l’Iva continua a crescere (incremento di 1,664 miliardi di euro +5,2%)e sostenendo le entrate tributarie che nel periodo gennaio-aprile 2017 ammontano a 124,877 miliardi di euro pari al 2,2% (+ 2.738 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2016.

Sul fronte delle imposte dirette crescono sia l’Irpef con quasi 60miliardi complessivi (+950 milioni di euro, pari a +1,6%) e l’Ires: l’imposta pagata dalle imprese nei primi 4 mesi cresce di oltre il 25% facendo incassare all’Erario 1,143 miliardi (+231 milioni di euro).

Se si guarda poi alle imposte il cui andamento non è strettamente legato alla congiuntura economica crescono le entrate che arrivano dal mercato dei giochi (che includono varie imposte classificate come entrate erariali sia dirette che indirette) pari a 4,710 miliardi di euro (+165 milioni di euro, pari a +3,6%). Dalle sigarette l’imposta sul consumo dei tabacchi arriva a oltre 3 miliardi di euro (–140 milioni di euro, pari a –4,1%). L’imposta sulle successioni e donazioni ha fatto registrare entrate per 200 milioni di euro (–29 milioni di euro, pari a –12,7%).

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