Fisco e contabilità

Anche i costi di viaggio degli amministratori «fuori sede» entrano nel principio dell’invarianza della spesa

di Giovanni G.A. Dato

Per il rispetto del principio di invarianza della spesa previsto dall’ comma 136 della legge 56/2014 vanno incluse anche le «spese di accesso» (articolo 84, comma 3 del Tuel) degli amministratori che risiedono fuori dal Comune ove ha sede il rispettivo ente?
La questione è stata affrontata dalla deliberazione della delibera 125/2017 della Corte dei conti, sezione di controllo per l’Abruzzo.

L’analisi interpretativa
Ferma la disciplina dettata dall’articolo 1, comma 136, Legge n. 56/2014 - che si preoccupa di normare gli effetti “a legislazione vigente” sugli oneri derivanti dalla contemplata rimodulazione ex novo del numero degli amministratori comunali - il cui precetto normativo è stato poi ulteriormente implementato dall’articolo 19, comma 1, lett. d), Dl. n. 66/2014 (operante nella direzione di una perimetrazione degli oneri connessi con le attività in materia di status degli amministratori locali ed ai fini della determinazione di quelli inclusi/esclusi in funzione del rispetto del principio di invarianza della spesa), la  Corte dei conti, Sezione delle Autonomie, con deliberazione 29 dicembre 2016, n. 38/SEZAUT/2016/QMIG, ha operato una distinzione, nell’amtbito delle spese di viaggio sostenute dagli amministratori, tra quelle necessarie ad adempimenti istituzionali  (art. 84, comma 1, Tuel) e quelle necessarie per il raggiungimento della sede di svolgimento del mandato nell’ipotesi di residenza “al di fuori del capoluogo del comune ove ha sede il rispettivo ente” (art. 84, comma 3, Tuel), escludendo la natura di “spesa” degli oneri di cui all’articolo 84, comma 3, Tuel, non configurando gli stessi una spesa di missione bensì un onere finalizzato all’effettivo esercizio costituzionalmente tutelato della funzione.
Sulla base di tale deliberazione, e secondo quanto prospettato dall’ente istante, dunque, le spese di viaggio di cui all’articolo 84, comma 3, Tuel - a differenza di quelle di cui al comma 1 - dovrebbero essere escluse ai fini del rispetto del principio di invarianza della spesa.
Tuttavia, la stessa Sezione delle Autonomie, nella diversa deliberazione  n. 35/SEZAUT/2016/QMIG del 12 dicembre 2016 ha espressamente considerato nel computo degli oneri soggetti alla determinazione della spesa soggetta ad invarianza anche le spese di viaggio di cui all’articolo 84, comma 3, Tuel: ed invero, pur in assenza di un espresso richiamato a detta ultima disposizione, la deliberazione, nel trattare delle spese di viaggio, ha considerato, segnatamente, quelle sostenute dagli amministratori che risiedono fuori del capoluogo del Comune ove ha sede il rispettivo ente (art. 84, comma 3, del Tuel) poiché si fa riferimento proprio alle spese di viaggio connesse alla “… frequenza delle sedute di Giunta e Consiglio”.

Il parere
Conclusivamente, secondo la deliberazione in commento, ai fini del rispetto del principio di invarianza della spesa, sono da includersi tra gli oneri connessi con le attività in materia di status degli amministratori degli enti locali anche le spese di accesso degli amministratori che risiedono fuori dal Comune ove ha sede il rispettivo ente, ovvero le spese di cui all’articolo 84, comma 3, Tuel.

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