Fisco e contabilità

Una dote di 82 milioni per premiare il personale

Ci sono 82 milioni sul piatto per dipendenti, funzionari e dirigenti del Fisco chiamati a dar la caccia agli evasori e ad assistere e dialogare con cittadini e imprese. Si tratta degli incentivi parametrati ai rispettivi indicatori per ogni singolo obiettivo per le tre distinte aree strategiche dell’agenzia delle Entrate (Servizi, prevenzione e contrasto).

Le quote per area
All’area del «Contrasto» va le quota maggiore (36,9 milioni) di incentivi. E in questa sezione alcuni degli indicatori forniscono alcuni spunti di riflessione. Il rischio di una macchina fiscale che da la caccia agli evasori con un occhio fisso al premio incentivante resta sempre. Come ha avuto modo di sottolineare più volte Enrico Zanetti, sia da sottosegretario all’Economia sia da segretario di Scelta civica , le percentuali di risultato per la positività dei controlli fissata al 94% e di contro la percentuale del 66% come indicatore per i successi davanti alle commissioni tributarie «andrebbero invertite, solo così si avrà un Fisco che non deve per forza contestarti qualche cosa ogni volta che avvia un controllo e che già sa che i in contenzioso deve portare soltanto accertamenti solidi e vincenti».
Comunque sia, portare a casa i 15,7 miliardi, come incentivazione vale da solo 8,61 milioni , mentre per valore mediano della maggiore imposta accertata fissato in 17mila euro come risultato atteso per il 2017 la parte incentivante vale 1,23 milioni. Stesso incentivo per i controlli sulle 140mial partite Iva di piccole imprese e professionisti.
Sugli studi di settore il passaggio del 33% della platea dei soggetti interessati a fine anno vale fino a 2,46, che sarà sicuramente a crescere negli anni successiva quando l’addio agli studi dovrà riguardare il 66% nel 2018 e il 100% nel 2019.
Ma la nuova macchina del Fisco non guarda solo agli evasori. Sul fronte servizi l’incentivo sul 75% di modelli 730 precompilati trasmessi dal contribuenti o dagli intermediari sul totale dei modelli ricevuti dall’Agenzia vale quanto la lotta all’evasione ossia 8,6 milioni. Sempre nell’area servizi la convenzione prevede che il 20% del valore degli incentivi sia finalizzato al miglioramento dei servizi erogati e della qualità delle banche dati catastali e cartografiche. In tutto sui tratta di 16,4 milioni di euro che diventano 28,7 milioni se si sommano i bonus, già citati, per la precompilata e i 3,69 milioni per la produzione di circolari e risoluzioni adottati entro i 60 giorni antecendenti alla data di applicazione delle principali norme tributarie.
Gli incentivi dell’area prevenzione non vanno oltre i 2,46 milioni a risultato. Tra questi l’aumento del 10% ella percentuale di versamenti spontanei da parte dei contribuenti che hanno ricevuto le già note lettere di compliance, o ancora l’aumento del 20% della percentuale per l’adesione dei grandi contribuenti alla cooperative compliance. Entro il 2017, poi, dovranno essere esaminate non meno del 90% delle istanze di adesione al patent box, mentre si dovrà raggiungere il 40% nelle risposte agli interpelli entro gli 80 giorni dalla data di ricezione dell’istanza.
Non mancano, però, le criticità . Sul fronte sindacale il segretario generale del Confsal-Salfi, Sebastiano Callipo, chiede di apportare dei correttivi al sistema di incentivazione per «ottenere l’obiettivo di correlare l’innalzamento della produttività dei lavoratori con i più qualificati obiettivi della macchina fiscale, rispetto agli indirizzi governativi ed alle richieste della collettività». E più in generale Callipo invoca un cambio di rotta per «innalzare il benessere lavorativo e organizzativo» sia in materia di salario accessorio che di sviluppi professionali ed economici. Altrimenti «diventa sempre più concreto - conclude - il rischio di implosione».

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