Fisco e contabilità

L’Iva sugli acquisti istituzionali dall'estero trova i codici tributo

di Tamara Bersignani e Alessandro Garzon

Con la risoluzione n. 91/E del 14 luglio scorso, l'Agenzia delle Entrate ha, finalmente, istituito i codici tributo per il versamento dell'Iva relativa agli acquisti dall'estero afferenti l'attività istituzionale degli enti pubblici, risolvendo così un annoso problema di abbinamento dei versamenti.

Il problema dei versamenti da Intra-12
In mancanza di un codice tributo specifico per questi pagamenti, infatti, la maggioranza degli enti negli anni ha utilizzato quelli previsti per il versamento dell'Iva a saldo da dichiarazione annuale (rispettivamente 619E per il modello F24EP e 6099 per l'F24 ordinario); altri invece hanno utilizzato codici tributo Iva differenti a seconda del mese di riferimento degli acquisti.
Pur trattandosi di versamenti relativi a Iva istituzionale, l'inevitabile utilizzo di codici destinati all'Iva commerciale ha comportato, in molti casi, il ricevimento di avvisi bonari emessi dall'Agenzia delle entrate per segnalare l'esistenza di un credito (o maggior credito) Iva commerciale, in quanto i versamenti effettuati risultavano più alti di quelli dovuti.
In questa evenienza, i Comuni hanno optato tra:
• non dar seguito alla comunicazione ricevuta, rinunciando così al credito segnalato dall'Agenzia delle Entrate;
• rispondere all'Agenzia chiarendo che i versamenti “aggiuntivi” si riferivano ad Iva per acquisti dall'estero istituzionali corrispondenti ad altrettanti modelli Intra-12 inviati telematicamente e che l'errato abbinamento alla dichiarazione Iva era provocato proprio dalla mancanza di uno specifico codice tributo per tali pagamenti.
Probabilmente proprio le risposte pervenute in queste anni dai vari Comuni agli avvisi bonari dell'Agenzia delle Entrate hanno indotto la stessa a istituire – finalmente – gli appositi codici tributo.

I nuovi codici tributo
I codici istituiti dalla risoluzione n. 91/E/2017 sono i seguenti, differenziati a seconda del modello di versamento utilizzato:
• “622E” denominato «IVA sugli acquisti modello INTRA 12 – art. 49 del DL n. 331/1993» per i soggetti tenuti a utilizzare il modello F24EP;
• “6043” denominato «IVA sugli acquisti INTRA 12 – art. 49 del DL n. 331/1993» per i soggetti tenuti a utilizzare il modello F24 ordinario”.
In sede di compilazione del modello, entrambi i codici tributo vanno esposti nella sezione “Erario”, esclusivamente in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “Importi a debito versati”.
Per quanto riguarda la compilazione del modello F24EP, devono indicarsi:
• nel campo “Sezione”, la lettera “F” (Erario);
• nel campo “Riferimento A”, il mese di registrazione degli acquisti nel formato “00MM”;
• nel campo “Riferimento B”, l'anno di registrazione degli acquisti nel formato “AAAA”.
Per la compilazione del modello F24 ordinario vanno, invece, indicati:
• nel campo “Rateazione/regione/prov/mese rif.” il mese di registrazione degli acquisti nel formato “00MM”;
• nel campo “Anno di riferimento”, l'anno di registrazione degli acquisti nel formato “AAAA”.

La risoluzione delle Entrate n. 91/E/2017

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