Fisco e contabilità

Il piano di revisione della partecipate pesa sul Dup già elaborato

di Anna Guiducci e Patrizia Ruffini

La revisione straordinaria delle partecipazioni condiziona il documento unico di programmazione già approvato dalla giunta e presentato al consiglio per le relative determinazioni entro lo scorso 31 luglio. La presentazione del documento al consiglio entro il 31 luglio costituisce infatti adempimento propedeutico all'avvio del nuovo ciclo di programmazione dell'ente. Il consiglio potrà poi approvare il Dup (così come presentato dalla giunta) o chiedere integrazioni e modifiche ai fini della predisposizione della eventuale successiva nota di aggiornamento, da presentare non oltre la scadenza del 15 novembre.

L'articolo 24 del Testo unico in materia di società partecipate prevede l'obbligo di effettuare, entro il prossimo 30 settembre, una ricognizione di tutte le partecipazioni possedute, direttamente o indirettamente, individuando quelle che devono essere alienate o che devono comunque essere oggetto di misure di razionalizzazione, quali il contenimento dei costi di funzionamento, la cessioni di quote, operazioni di fusione e incorporazione o messa in liquidazione. L'eventuale alienazione, da effettuare ai sensi dell'articolo 10, deve avvenire entro un anno dall'avvenuta ricognizione. Per gli enti territoriali, il suddetto provvedimento ricognitorio costituisce aggiornamento del piano operativo di razionalizzazione adottato ai sensi dell'articolo 1, comma 612, della legge 190/2014, i cui esiti sono confluiti nello schema di Dup per il triennio 2018-2010 approvato dall'organo esecutivo.

Nella sezione strategica del Dup sono individuati gli obiettivi di mandato, declinati per missione, da raggiungere anche attraverso il contributo del gruppo amministrazione pubblica, e dunque con il supporto degli organismi societari oggetto di ricognizione. L'individuazione degli obiettivi di medio periodo consegue infatti a un processo conoscitivo di analisi strategica delle condizioni esterne all'ente e di quelle interne, sia in termini attuali che prospettici. Nel Dup sono definiti gli indirizzi generali sul ruolo degli organismi ed enti strumentali e società controllate e partecipate con riferimento anche alla loro situazione economica e finanziaria, agli obiettivi di servizio e gestionali che devono perseguire e alle procedure di controllo di competenza dell'ente.

Il successivo livello di dettaglio della programmazione si sviluppa attraverso la sezione operativa, che declina gli obiettivi strategici, definiti per ogni singola missione, in obiettivi operativi, esplicitati a livello di programma. Lo schema di documento unico di programmazione approvato dalla Giunta e presentato al Consiglio entro il 31 luglio non deve essere già provvisto del parere dell'organo di revisione contabile. L'articolo 174 delTuel stabilisce infatti l'obbligo di trasmissione all'organo consiliare, entro il 15 novembre di ogni anno, dello schema di bilancio di previsione finanziario e del Dup approvati dalla giunta. Il parere di congruità e attendibilità dei revisori deve essere reso nei termini stabiliti nel regolamento di contabilità.

L'eventuale nota di aggiornamento al Dup, da presentare la consiglio entro il prossimo 15 novembre, contestualmente allo schema del bilancio di previsione 2018/2020, dovrà dunque tenere conto anche degli esiti della ricognizione del proprio portafoglio partecipazioni approvata in consiglio, al fine di valutarne l'impatto in termini di gestione dei servizi o in relazione alle dinamiche finanziarie connesse al possesso di quote del capitale delle società.

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