Fisco e contabilità

Per il preventivo nuovi schemi al via - Prospetto sul risultato di amministrazione presunto esteso alle stime a fine anno

Cambiano gli schemi del bilancio di previsione per il triennio 2018-2020. Entrano infatti in vigore le modifiche apportate con il sesto decreto correttivo (articolo 4 del Dm Economia del 18 maggio 2017) ai modelli di bilancio di enti locali e regioni . Le modifiche si applicheranno subito, allo schema di delibera del bilancio di previsione finanziaria che le giunte dovrebbero approvare entro mercoledì prossimo, 15 novembre, per poi sottoporlo al Consiglio.
Il bilancio comprende le previsioni di competenza e di cassa dell’ esercizio 2018 e quelle di competenza degli esercizi successivi, ed è redatto secondo gli schemi previsti dall’allegato 9 del decreto legislativo 118/2011. Oltre ai riepiloghi, ai prospetti riguardanti il quadro generale riassuntivo e agli equilibri di bilancio, il documento deve contenere i prospetti su:
a)
risultato presunto di amministrazione;
b)
composizione per missioni e programmi del fondo pluriennale vincolato;
c)
composizione del fondo crediti di dubbia esigibilità;
d)
prospetto dimostrativo del rispetto dei vincoli di indebitamento;
e)
spese previste per l’utilizzo di contributi e trasferimenti da parte di organismi comunitari e internazionali, per ciascuno degli anni considerati nel bilancio di previsione;
f)
spese previste per lo svolgimento delle funzioni delegate dalle regioni per ciascun esercizio del triennio.

Prospetto del risultato presunto di amministrazione
Le modifiche più rilevanti rispetto allo schema utilizzato l’anno scorso riguardano il prospetto del risultato presunto di amministrazione, per il quale le esigenze di standardizzazione richieste ai fini dell’invio dei dati alla Banca dati della Pa (Bdap), hanno reso necessario separare in righe distinte le riduzioni e gli incrementi dei residui.
Il prospetto si differenzia da quello del rendiconto perché deve contenere una duplice informazione. Occorre indicare gli elementi certi della gestione, alla data di stesura del preventivo, e la stima di impegni e accertamenti da assumere fino al 31 dicembre. La stima è un’attività delicata, che contribuisce alla determinazione del risultato di amministrazione finale presunto.
L’emersione di un eventuale disavanzo, anche se presunto, comporta la necessità di immediata copertura nel bilancio di previsione. Nel rendiconto l’ente varierà gli atti di programmazione in coerenza con i risultati effettivi.

Allegati al bilancio di previsione
L’elenco degli allegati al bilancio di previsione si estende anche ai seguenti documenti:
g)
il rendiconto di gestione e il bilancio consolidato 2016 deliberati, se non integralmente pubblicati nel sito dell’ente locale;
h)
le risultanze dei rendiconti e dei bilanci consolidati relativi all’esercizio 2016 delle unioni di Comuni e dei soggetti considerate nel «gruppo amministrazione pubblica». Se questi documenti sono integralmente pubblicati nei siti degli enti, ne è allegato l’elenco con l’indicazione dei siti istituzionali;
i)
la deliberazione, da adottarsi annualmente prima dell’approvazione del bilancio, con la quale i Comuni verificano la quantità e qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie(leggi 167/1962, 167/1971 e 457/1978) che potranno essere ceduti in proprietà o in diritto di superficie; con la stessa delibera i Comuni stabiliscono il prezzo di cessione per ciascun tipo di area o di fabbricato;
j)
le deliberazioni con cui sono determinati, per l’esercizio successivo, le tariffe, le aliquote d’imposta e le eventuali maggiori detrazioni, le variazioni dei limiti di reddito per i tributi locali e per i servizi locali, nonché, per i servizi a domanda individuale, i tassi di copertura in percentuale del costo di gestione dei servizi;
k)
la tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale prevista dalle disposizioni vigenti in materia;
l)
il prospetto della concordanza tra bilancio di previsione e obiettivo programmatico del patto di stabilità interno
m)
la nota integrativa;
n)
il parere dell’organo di revisione sul bilancio.
Insieme allo schema di delibera di approvazione del bilancio, la giunta trasmette, a titolo conoscitivo, anche la proposta di articolazione delle tipologie in categorie e dei programmi in macroaggregati.

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