Fisco e contabilità

Split payment, i codici tributo per l'Iva dovuta dalle Pa

di Andrea Taglioni

Con la risoluzione n. 139/E/2017, l'agenzia delle Entrate ha reso noti i codici che le pubbliche amministrazioni e le società dovranno utilizzare per il versamento dell'Iva in applicazione del meccanismo della scissione dei pagamenti.
Si ricorda che le pubbliche amministrazioni e le società, che effettuano acquisti di beni e servizi nell'esercizio di attività commerciali sono obbligati, con riferimento alle operazioni per le quali è stata emessa fattura a partire dal 1° luglio 2017, a scindere il pagamento del corrispettivo, con quello dell'imposta; quest'ultima versata direttamente all'Erario dalla Pao dalla società.

Codici e modelli
Il provvedimento prevede, innanzitutto, l'istituzione di due codici tributo che variano in funzione del modello utilizzato ai fini del pagamento dell'imposta.
A questo proposito, se il pagamento avviene tramite il modello F24, bisognerà compilare la sezione “Erario” e, in corrispondenza della relativa colonna “importi a debito versati”, indicare il relativo codice tributo specificando il mese e l'anno d'imposta per cui si effettua il pagamento.
Per i versamenti effettuati con il modello “F24 enti pubblici” occorrerà, invece, indicare nella sezione “contribuente”, il codice fiscale e la denominazione/ragione sociale della pubblica amministrazione, nel campo “sezione”, il valore “F” e nei rispettivi campi il codice tributo, il mese per cui si effettua il versamento e l'anno d'imposta per cui si effettua il pagamento.

Scadenze
La risoluzione precisa, inoltre, che i versamenti effettuati con modello F24 e relativi all'imposta dovuta in applicazione del meccanismo della scissione dei pagamenti devono essere eseguiti entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui l'imposta diviene esigibile: per questi pagamenti, inoltre, non può essere utilizzato l'istituto della compensazione.

La risoluzione delle Entrate n. 139/E/2017

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