Fisco e contabilità

Nuovi fondi ai Comuni per demolire gli abusi

“Norma Fintech” con la ritenuta a titolo d’imposta, pari al 26%, sui proventi derivanti dalle attività di peer-to-peer lending, ovvero quelli collegati a prestiti erogati mediante piattaforme dedicate a soggetti finanziatori non professionali. Pagamento dal 2018 in via strutturale (e non più sperimentale) delle pensioni dal primo giorno del mese o, in caso in cui si tratti di una giornata festiva o “non bancabile”, da quello successivo con l’eccezione del mese di gennaio in cui il trattamento pensionistico sarà erogato il secondo giorno bancabile. Rifinanziamento del bonus bebè per i soli nati e i bambini adottati nel 2018. Innalzamento da 2.840 euro a 4mila euro della soglia di reddito sotto la quale i figli “under 24” rimangono fiscalmente a carico dei genitori. Incentivi agli enti locali per installare lampioni a risparmio energetico con l’obiettivo di ottenere entro il 2023 una riduzione dei consumi elettrici per illuminazione pubblica pari almeno al 50% rispetto ai livelli medi del 2015-2016. Nuovo fondo per sostenere i Comuni negli interventi per la demolizione degli abusi edilizi. Sono questi alcuni dei numerosi ritocchi alla manovra approvati dalla commissione Bilancio della Camera con una lunga maratona finale di votazioni caratterizzata da continui “stop and go” e da nuove tensioni nella maggioranza.

La tempistica sui lavori
L’ok in sede referente era originariamente atteso per lunedì e poi per ieri pomeriggio. Ma la lunga partita sul lavoro, conclusasi con un sostanziale nulla di fatto, e i focolai mai del tutto spenti su altri capitoli del disegno di legge di bilancio hanno provocato un ulteriore slittamento con non pochi momenti di caos. Alla fine, al termine di una Conferenza dei capigruppo serale, è stato deciso di fissare per questa sera alle ore 21 l’approdo in Aula del testo, che dovrebbe essere licenziato dalla commissione Bilancio nella notte o, al più tardi, di prima mattina. È prevedibile che domani mattina il Governo ponga la fiducia sul provvedimento. Che, se tutti i gruppi non saranno d’accordo su un anticipo, non potrà essere votata prima del giorno successivo. Con il rischio che il provvedimento arrivi al Senato sabato e con l’ipotesi non più del tutto remota che il sì definitivo arrivi dopo la pausa natalizia con possibili ricadute sui tempi di scioglimento delle Camere.

Gli interventi della commissione Bilancio
Il restyling operato dalla commissione Bilancio è stato ampio ma all’insegna, come già al Senato, delle micro-norme. Sono entrate le nuove regole sull’equo compenso, quelle sull’esclusione delle casse previdenziali da bail-in e spending review e il nuovo sistema universale postale. La Commissione ha anche dato il via libera a un correttivo che decreta lo stop dal 2019 alla commercializzazione e alla produzione in Italia di “cotton fioc biodegradibili” e, dal 1° gennaio 2020, di prodotti cosmetici da risciacquo ad azione esfoliante o detergente contenenti microplastiche. Disco verde pure a ritocchi retributivi (con un limite di spesa di 7 milioni nel 2018) per i funzionari e i dirigenti del Mef impegnati nel supporto dell’attività governativa e parlamentare. Arrivano poi 30 milioni in due anni al Comune di Matera per migliorare l’accoglienza dei turisti nell’ambito del programma “Matera Capitale europea della cultura per il 2019”. Previste poi più chances per chi intende diventare notaio: dal 2018 salgono da 3 a 5 il numero di dichiarazioni di non idoneità in precedenti concorsi che precludono l’accesso a un nuovo “test”. Viene esteso il credito d’imposta per la riqualificazione delle strutture alberghiere anche alle strutture che prestano cure termali per la realizzazione di piscine e per l’acquisizione di attrezzature e apparecchiature necessarie per lo svolgimento delle attività termali. Nasce un fondo destinato alla realizzazione della piattaforma italiana del fosforo con una dotazione di 100mila euro nel 2018. Disco verde anche a ritocchi al Reddito di inclusione.

Ultimi ritocchi
Tra gli ultimi emendamenti presentati dal Governo la proroga per salvare gli aiuti di Stato in atto. Il viceministro dell’Economia, Enrico Morando, ha ricordato che le regole Ue prevedono «una sorta di albo degli aiuti di Stato» considerando illegittimi quelli non contenuti nell’elenco che però «a distanza di pochi giorni dalla scadenza» è «decisamente incompleto». Anche il relatore e presidente della commissione, Francesco Boccia, ha presentato un ulteriore pacchetto di 11 emendamenti in aggiunta a quello del giorno precedente imperniato sulla web tax semplificata. Gli ultimi ritocchi a firma Boccia, tra l’altro, confermano per il 2018 il canone Rai a 90 euro e rivisitano le misure sul payback sanitario per dare tempo all’Aifa di completare le procedure di determinazione del payback 2016 e alle transazioni di quello 2013-2015. Targato Boccia anche un emendamento che prevede atti scritti con parole chiare e più sintetici per velocizzare i processi civili e penali.

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