Fisco e contabilità

Indennità, immobili e agenti della riscossione: le massime della Corte dei conti in rassegna

di Marco Rossi

Pubblichiamo di seguito la rassegna con la sintesi del principio delle più interessanti pronunce delle sezioni regionali di controllo delle Corte dei conti depositate nel corso delle ultime settimane.

INDENNITÀ ALLA GIUNTA COMUNALE E VINCOLI NORMATIVI
È da ritenere che le indennità degli amministratori che siano state volontariamente ridotte al di sotto della soglia normativamente stabilita possano essere rideterminate in aumento fino alla misura teorica massima legale definita dal Dm 119/2000 in ragione della dimensione demografica dell'ente, fermo restando l'abbattimento percentuale previsto dall'articolo 1, comma 54, della legge 266/2005, da applicarsi all'ammontare dell'indennità risultante alla data del 30 settembre 2005, secondo gli orientamenti più volte ribaditi dalla giurisprudenza contabile. L'aumento delle predette indennità entro i limiti sopra descritti, del resto, non potrà che decorrere dalla relativa deliberazione modificativa della precedente determinazione di riduzione legittimamente assunta dall'ente sulla base della volontaria rinuncia dei precedenti amministratori.
SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO DELLA LOMBARDIA - PARERE 21 DICEMBRE 2017 N. 382/2017

ACQUISTO DI IMMOBILE PER CASERMA DEI CARABINIERI
L'obiettivo di evitare la delocalizzazione della Stazione dei carabinieri appare rientrare nelle finalità istituzionali proprie degli enti locali in quanto, la sicurezza dei cittadini non può appartenere ad un unico livello di Amministrazione (lo Stato) ma deve rappresentare una responsabilità per tutti gli enti che si occupano degli interessi pubblici della collettività amministrata, concorrendo, infatti, «a soddisfare interessi pubblici generali meritevoli di intensa e specifica tutela». Questa finalità pubblicistica è rafforzata dalla presenza di leggi che vanno chiaramente nella direzione appena prospettata. Difatti, l'articolo 3, comma 2-bis della legge 135/2012 ha introdotto una modifica al comma 439 della legge 311/2004 riconoscendo ai Comuni la facoltà di concedere in uso gratuito alle amministrazioni dello Stato, per le finalità istituzionali di queste ultime, beni immobili di loro proprietà; il comma 4-bis dell'articolo 3 della legge 135/2012, riconosce ai comuni la facoltà di contribuire al pagamento del canone di locazione determinato dall'agenzia delle entrate, di immobili, di proprietà di terzi, destinate a caserme delle forze dell'ordine. La ratio di tali norme è, infatti, quella di ridurre il peso finanziario che grava sullo Stato consentendo ai comuni di contribuire alla relativa spesa per finalità di “sicurezza pubblica”. Pertanto, il requisito dell'indispensabilità appare assolto dal rilevante interesse pubblico perseguito dall'Ente, con l'acquisto del fabbricato: la sicurezza pubblica.
SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO DELLA LIGURIA - PARERE 14 DICEMBRE 2017 N. 91/2017

AGENTI CONTABILI DELLA RISCOSSIONE E GIUDIZIO DI CONTO
Di particolare rilievo, per gli agenti che riscuotono somme, è il principio di carattere generale espresso dall'ultimo comma dell'articolo 621 del Regolamento di Contabilità dello Stato, secondo cui gli agenti che hanno ricevuto in consegna bollettari per il rilascio delle quietanze ai debitori, debbono presentare, insieme al conto a denaro, anche il conto di carico e di scarico, debitamente documentato, dei bollettari ricevuti e di quelli consumati; quest'ultimo conto, ovviamente, quanto al carico, dev'essere in relazione con l'uscita che per gli stessi bollettari risulta dal conto del relativo consegnatario.
SEZIONE REGIONALE GIURISDIZIONALE DEL VENETO - SENTENZA 20 DICEMBRE 2017 N. 164/2017

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