Fisco e contabilità

Guardia di Finanza, Fisco e Comuni provano a rilanciare i sindaci anti-evasione

di Daniela Casciola

Segnalazioni qualificate, formazione mirata con l'utilizzo delle best practice e delle nuove tecnologie, rafforzamento della rete dei referenti a livello territoriale che lavoreranno in sinergia in ogni fase del processo, coordinamento e indirizzo strategico-operativo da parte del gruppo di lavoro: sono questi i punti chiave del nuovo Protocollo d'intesa triennale firmato ieri da Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza, Anci e Ifel con l'obiettivo condiviso di dare nuovo impulso alla partecipazione degli enti locali all'accertamento dei tributi erariali.
A 15 anni dalla norma, l'articolo 1, comma 1, del decreto legge 30 settembre 2005 n. 203 convertito dalla legge 2 dicembre 2005 n. 248 che istituiva la partecipazione dei Comuni all'accertamento fiscale dei tributi erariali, riconoscendo loro in cambio una quota delle maggiori somme riscosse – successivamente fissata al 100% fino al 2019 - si giunge a un’intesa per consolidare i risultati già raggiunti e implementare strumenti e azioni che possano migliorarla nei prossimi anni.

Obiettivi
Formazione e sinergia operativa ne sono le parole chiave. A cominciare da specifici corsi formativi continuando con il coordinamento delle attività a livello territoriale per lo sviluppo di processi di analisi del rischio mediante l'incrocio delle banche dati a disposizione nonché per un costante confronto sullo stato di lavorazione delle segnalazioni al fine di migliorarne, progressivamente, la qualità.

Strategie
Le parti hanno concordato un piano per il monitoraggio dell'andamento della partecipazione dei Comuni all'accertamento dei tributi statali, sulla base di informazioni omogenee e indicatori concordati e si sono impegnate ad assicurare un efficace sistema di tracciatura delle singole segnalazioni qualificate trasmesse dai Comuni, così da permettere in ogni momento del ciclo di verifica e accertamento la restituzione delle informazioni significative. L'Agenzia delle entrate si è impegnata a verificare e concordare con l'Anci e l'Ifel i fabbisogni informativi aggiuntivi dei Comuni in materia di partecipazione all'accertamento.

Il protocollo d’intesa

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