Fisco e contabilità

Tagli al fondo di solidarietà per 25 Comuni non in regola con il pareggio di bilancio

di Daniela Casciola

Sono 25 i Comuni che non hanno rispettato il pareggio di bilancio 2017 e che subiranno il taglio del fondo di solidarietà comunale. L’elenco, con le rispettive quote, è contenuto in allegato al decreto del Direttore centrale della Finanza Locale emanato il 6 agosto e diffuso sul sito istituzionale del ministero.

Il taglio è stato calcolato come differenza tra saldo tra entrate e spese finali valide ai fini del saldo di finanza pubblica e saldo obiettivo pareggio rideterminato finale 2017. L'applicazione della sanzione, nel primo anno del triennio 2018-2020, comporta la riduzione - secondo quanto indicato nel citato allegato A - delle risorse spettanti a titolo di fondo di solidarietà comunale per l'anno 2018 divulgate sulle pagine del sito internet di questa Direzione centrale.

Nel caso in cui le risorse dell'anno 2018 siano insufficienti per operare la riduzione, le somme non recuperate dovranno essere versate dai Comuni entro il 31 dicembre 2018, tramite la Sezione di tesoreria provinciale dello Stato, all'entrata del bilancio dello Stato, Capo X, capitolo 3509, articolo 2.
In caso di mancato versamento al bilancio dello Stato delle somme residue nell'anno successivo, il recupero sarà operato secondo le procedure previste dall'articolo 1, commi 128 e 129, della legge 24 dicembre 2012 n. 228.

La sanzione è stata introdotta dall'articolo 1, comma 475, lettera a) della legge n. 232 del 2016 in base alla quale, in caso di mancato conseguimento del saldo, gli enti locali sono assoggettati a una riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio o del fondo di solidarietà comunale in misura pari all'importo dello scostamento registrato; stessa cosa per le province della Regione siciliana e della regione Sardegna; gli enti locali delle regioni Friuli Venezia Giulia e Valle d'Aosta e delle province autonome di Trento e di Bolzano sono assoggettati a una riduzione dei trasferimenti correnti erogati dalle regioni o province autonome in misura pari all'importo corrispondente allo scostamento registrato. Queste riduzioni assicurano il recupero stabilito dall'articolo 9, comma 2, della legge 24 dicembre 2012 n. 243 e sono applicate nel triennio successivo a quello di inadempienza in quote costanti.

Il decreto

L’elenco degli enti sanzionati

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