Fisco e contabilità

Milleproroghe, cambia il calendario per le rate della rottamazione

Cambia ancora il calendario dei versamenti rateizzati per chi ha aderito alla rottamazione bis delle cartelle esattoriali. Non solo. Retromarcia completa sui vaccini e ripristino dell’obbligo per l’ammissione a scuola. In materia di istruzione dietrofront anche sui precari. Intervento mirato anche per accelerare i ristori ai risparmiatori danneggiati dalle crisi delle banche venete e dalle quattro casse (per questi ultimi due temi si rinvia ai servizi in pagina). Restyling anche per il «salva-Napoli» con una prospettiva di riforma delle procedure di risanamento dei default locali. Sono le principali modifiche al decreto Milleproroghe (ora all’esame della Camera dopo il primo via libera del Senato) depositate alle commissioni Affari costituzionali e Bilancio dai due relatori del M5S, Vittoria Baldino e Giuseppe Buompane. Questo mentre i presidenti delle commissioni interessate hanno già sfoltito con la dichiarazione di inammissibilità 119 sulle 596 proposte di modifica dei parlamentari: i 477 rimanenti saranno votati da oggi.

Le rate della rottamazione

Più tempo per pagare le rate della rottamazione bis anche se solo per chi ha chiesto di chiudere i debiti affidati alla riscossione dal 1° gennaio al 31 dicembre 2017. I tre termini autunnali (settembre, ottobre, novembre) vengono trasformati dall’emendamento dei relatori in una rata unica in scadenza il 7 dicembre 2018. Mentre l’ultimo appuntamento alla cassa di febbraio 2019 viene fissato a maggio 2019. Un tentativo di razionalizzare i versamenti che dovrà superare il vaglio del voto delle commissioni e ancor prima della Ragioneria generale . Dalla rottamazione bis, infatti, lo Stato ha già iscritto in bilancio un incasso di circa 2 miliardi.

I vaccini

Dopo le polemiche suscitate dal rinvio dell’obbligo introdotto al Senato, ora il governo e la maggioranza fanno marcia indietro sui vaccini. «Abbiamo presentato un emendamento al Milleproroghe in materia di vaccini che sopprime quello già approvato ad agosto al Senato. Questo al fine di trattare le politiche vaccinali con un provvedimento normativo ad hoc: il ddl che abbiamo già depositato al Senato e di cui si inizierà l’esame nel più breve tempo possibile», spiega la relatrice Baldino.

Enti locali in dissesto

Nel pacchetto dei relatori anche un ritocco alla norma «salva-Napoli» che evita lo scontro frontale con la Corte dei conti, ma rimanda il giudizio sul default alla verifica di un nuovo piano di riequilibrio da presentare entro il 30 novembre. Nelle intenzioni del governo è un anticipo di una riforma più complessiva. Il sottosegretario al Mef Laura Castelli (M5s) rimarca, infatti, che «sono ormai maturi i tempi per avviare una nuova stagione normativa sulle procedure di dissesto delle utonomiea locali. Esiste una precisa volontà politica di dare vita ad una riforma organica delle procedure di riequilibrio e di gestione del dissesto».

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