Fisco e contabilità

Bilancio consolidato così le verifiche sui saldi infragruppo

Bilancio consolidato da approvare entro fine mese per evitare il blocco delle assunzioni. La principale difficoltà nella corsa di questi giorni degli enti territoriali è rappresentata dalla verifica, prima dell’eliminazione, dell’allineamento dei saldi infragruppo riferiti ai costi-ricavi. L’esame delle posizioni di debito e credito, invece è stato anticipato con il rendiconto della gestione, la cui relazione sulla gestione deve illustrare gli esiti della verifica delle partite reciproche con gli enti strumentali e le società controllate e partecipate.

In sede di bilancio consolidato, puntualizza l’appendice tecnica aggiunta al principio contabile applicato dal Dm 29 agosto 2018 (in corso di pubblicazione in Gazzetta ufficiale), non dovrebbero emergere situazioni differenti da quelle asseverate dai rispettivi organi di controllo. Con il metodo di consolidamento proporzionale l’eliminazione di queste poste contabili, così come tutte le altre rettifiche di consolidamento, si effettua in proporzione alla quota posseduta dalla capogruppo (Oic 17, punto 117). Il nono decreto correttivo dell’armonizzazione contabile interviene a chiarire questo aspetto con le scritture operative riportate nel secondo esempio in appendice.

La rettifica dei dividendi erogati dalle società, invece, avviene in valore assoluto, in quanto già distribuiti in proporzione alla quota posseduta. Questa operazione richiede la ricostituzione della riserva consolidata e la rettifica del provento (dividendo) registrato nel bilancio della capogruppo.

Il consolidamento dei conti richiede infatti la rappresentazione dei soli fatti di gestione avvenuti con terze economie e la elisione di tutte le operazioni infragruppo.

Entro il 30 settembre i consigli di enti locali e regioni sono obbligati ad approvare il bilancio consolidato riferito all’esercizio 2017, composto da conto economico, stato patrimoniale, relazione sulla gestione consolidata, che comprende la nota integrativa, e relazione dell’organo di revisione. Sono esclusi dall’adempimento i comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti che hanno rinviato al 2018 l’avvio della contabilità economico-patrimoniale. La tardiva approvazione del bilancio consolidato comporta la sanzione della sospensione della facoltà di assumere personale.

La stessa sanzione può scattare per inadempimento all’obbligo di trasmettere alla Bdap, entro 30 giorni dalla deliberazione di approvazione, lo stato patrimoniale e il conto economico consolidati in formato Xbrl e la relazione sulla gestione consolidata, oltre a quella del collegio dei revisori dei conti. Va peraltro evidenziato che anche i comuni per i quali non sussiste l’obbligo di redazione del consolidato devono trasmettere alla Bdap la delibera nella quale viene dichiarata l’esenzione dall’obbligo per l’esercizio 2017. Già a partire dal 1 febbraio 2018, gli enti possono trasmettere alla Bdap il bilancio consolidato 2017 nel rispetto dello schema previsto dall’allegato n. 11 al decreto legislativo n. 118 del 2011, aggiornato al Dm 11 agosto 2017.

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