Fisco e contabilità

Patrimonio della Pa, entro il 15 dicembre il censimento degli immobili pubblici

di Anna Guiducci e Patrizia Ruffini

Al via la rilevazione dei beni immobili pubblici riferiti all'anno 2017, da completare entro il prossimo 15 dicembre. Il Dipartimento del Tesoro, con un comunicato del 24 settembre, ha reso nota l'apertura dei termini per la comunicazione da effettuare nel rispetto dell‘articolo 2, comma 222, della legge 191/2009. La norma prevede l'obbligo per le amministrazioni di comunicare annualmente al Dipartimento del Tesoro i dati relativi ai beni immobili di proprietà pubblica al fine di consentire la redazione del rendiconto patrimoniale a valori di mercato.
Per rispondere all'esigenza di una puntuale conoscenza del patrimonio pubblico è stato scelto un approccio dal basso verso l'alto per cui la rilevazione, avviata a febbraio 2010, è condotta presso ogni singola amministrazione e l'unità di rilevazione è fissata a livello del singolo bene che, nel caso della rilevazione dei beni immobili accatastati, coincide con l'identificativo catastale dell'unità immobiliare o del terreno.

Rilevazione dei dati
Ogni amministrazione deve pertanto comunicare i dati relativi ai beni immobili pubblici, detenuti o utilizzati a qualunque titolo, specificando i beni di cui è proprietaria (esclusiva o per una quota parte), di proprietà dello Stato e di proprietà di altra Amministrazione pubblica. A partire dalla rilevazione riferita all'anno 2014, sono rilevate anche le informazioni sui beni immobili (fabbricati e terreni) di cui l'amministrazione ha ceduto la proprietà. La rilevazione è condotta interamente per via telematica, tramite il Portale https://portaletesoro.mef.gov.it, all'interno del quale sono stati sviluppati gli applicativi del Progetto «Patrimonio della PA».
Le dichiarazioni negative prestate in occasione delle passate rilevazioni non saranno considerate valide per l'adempimento in corso, pertanto le amministrazioni devono accedere all'applicativo “Immobili” e procedere, entro la scadenza stabilita, all'invio dei dati riferiti all'anno 2017.

L’interoperabilità con gli archivi del catasto
Da quest'anno è inoltre stato sviluppato nell'applicativo “Immobili”, in collaborazione con l'Agenzia delle entrate, un servizio di interoperabilità con gli archivi del catasto per il riscontro di tutti gli identificativi catastali (limitatamente al catasto ordinario) inseriti a sistema e sono state realizzate le funzionalità per la verifica degli esiti. Il servizio risponde all'esigenza di mettere a disposizione delle amministrazioni uno strumento di verifica delle informazioni ricevute e di favorire un sempre più accurato censimento del patrimonio immobiliare pubblico. Le istruzioni rammentano che non è possibile procedere all'invio dei dati in presenza di schede con segnalazioni bloccanti. Come già previsto per i dati di superficie dei fabbricati, le segnalazioni bloccanti, in occasione della rilevazione corrente, sono state estese anche ai valori di cubatura superiori alle soglie massime individuate per ciascuna tipologia immobiliare. Le schede che presentano valori di cubatura superiori alle soglie massime, pertanto, devono essere modificate o validate per procedere all'invio della comunicazione. Trattandosi di nuove funzionalità, l'esito del riscontro con il catasto non porta, invece, a segnalazioni bloccanti per la comunicazione dei dati. Il Dipartimento del Tesoro invita tuttavia le amministrazioni a sfruttare al massimo le potenzialità del nuovo servizio per il corretto censimento dei beni immobili e a verificare con sollecitudine il corretto accesso all'applicativo senza attendere, per l'inserimento dei dati, i giorni a ridosso della scadenza. La scadenza merita di essere segnata sul calendario anche in funzione delle sanzioni in caso di inadempienza. Le amministrazioni che non provvederanno saranno infatti segnalate alla Corte dei conti per il seguito di competenza.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©