Fisco e contabilità

Organismo straordinario, incentivi e compensi: le massime della Corte dei conti in rassegna

di Marco Rossi

Pubblichiamo di seguito la rassegna con la sintesi del principio delle più interessanti pronunce delle sezioni regionali di controllo delle Corte dei conti depositate nel corso delle ultime settimane.

COMPETENZE DELL'ORGANISMO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE
Ai fini della declinazione dell'indicazione contenuta nell'articolo 252 del Tuel che afferma la competenza dell'organo straordinario di liquidazione in ordine ai «fatti ed atti di gestione verificatesi entro il 31 dicembre dell'anno precedente a quello dell'ipotesi di bilancio riequilibrato» occorre fare riferimento all'uso comune delle espressioni usate dal legislatore e dunque, secondo le ordinarie conoscenze giuridiche della materia alla quale questi elementi normativi appartengono, ossia, nella fattispecie, secondo le comuni conoscenze del diritto privato. Di conseguenza, è necessario richiamarsi alle «fonti delle obbligazioni», ovvero ai fatti e agli atti produttivi di obbligazioni connesse alla gestione dell'ente, articolo 1173 del codice civile. Più specificamente, e per quel che attiene all'oggetto proprio del quesito, essa riguarda le «obbligazioni [passive dell'Ente] che derivano da contratto, da fatto illecito o da ogni altro atto o fatto [diverso dal contratto o dal fatto illecito] idoneo a produrle in conformità dell'ordinamento giuridico» rapportabile alla gestione dell'ente.
SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO DELLA CAMPANIA - PARERE N. 132/2018

INCENTIVO ALLE FUNZIONI TECNICHE E AL SEGRETARIO COMUNALE
La questione della riconoscibilità o meno al segretario generale, che svolge funzioni di responsabile unico del procedimento, dell'incentivo previsto dall'articolo 113 del Dlgs 50/2016 presuppone che venga preliminarmente affrontato e risolto il problema dell'equiparabilità o meno dei segretari comunali ai dirigenti. Sotto questo profilo, il Ccnl 16 maggio 2001 sancisce che i segretari comunali siamo ripartiti in tre fasce professionali (articolo 31), disciplinando analiticamente le equiparazioni di ciascuna fascia con le varie categorie o aree professionali, in caso di mobilità presso le altre pubbliche amministrazioni. L'articolo 32 del Ccnl, in particolare, nel disciplinare la mobilità, dispone che «il segretario collocato nella fascia professionale B, con stipendio tabellare economico di cui all'articolo 39, comma 1, è equiparato al personale con qualifica dirigenziale» e che «il segretario collocato nella fascia A è equiparato al personale con qualifica dirigenziale». Quindi l'erogazione degli incentivi tecnici al segretario generale che svolge le funzioni di Rup è possibile solo nella misura in cui venga esclusa l'equiparazione dello stesso, in considerazione della fascia professionale di appartenenza, al personale con qualifica dirigenziale.
SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO DELLA LIGURIA - PARERE N. 132/2018

COMPENSI PER INCARICHI LEGALI
Le norme del Dl 90/2014 non prevedono la fattispecie dell'unico avvocato dipendente, demandando così ai regolamenti degli enti la relativa disciplina. Di conseguenza, mancando una disciplina specifica, il collegio ritiene che l'unico avvocato, nei casi previsti dalla citata disposizione regolamentare (ossia quelli di sentenza favorevole all'amministrazione con vittoria di spese legali o con compensazione delle stesse), avrà diritto solo al 50% delle spese legali recuperate ma non al 40%, poiché l'attribuzione di questo ulteriore importo implica la presenza di più avvocati dipendenti. Inoltre, nell'ambito dei compensi non devono ricomprendersi anche le spese generali, quindi queste spese non possono incidere sulla quantificazione delle spettanze degli avvocati dipendenti. Le spese generali, infatti, mirano a rifondere in maniera forfettaria gli oneri relativi al mantenimento di una struttura professionale a supporto dell'attività forense. È chiaro che questi oneri sono a carico del libero professionista, mentre, nel caso di avvocati dipendenti di amministrazioni pubbliche, sono sopportati dall'ente pubblico. Pertanto, non sussiste alcun titolo per considerare le spese generali ai fini della quantificazione dei compensi spettanti agli avvocati dipendenti.
SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO DELLA SICILIA - PARERE N. 205/2018

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