Fisco e contabilità

Addio alle mini-cartelle per 5 milioni di debitori

Dal 1° gennaio saranno cinque milioni i contribuenti che potranno “cestinare” le cartelle esattoriali fino a 1.000 euro e relative a multe, bolli auto, tributi e tasse locali non pagate tra il 2000 e il 2010. Un vero e proprio “stralcio” senza alcun saldo, introdotto dal Governo con il decreto fiscale collegato alla manovra e che, come ricorda il suo ideatore, il sottosegretario all’Economia Massimo Bitonci (Lega), «consente a cinque milioni di contribuenti di liberarsi a costo zero di vecchie cartelle datate 2000-2010 e che rispetto al resto d’Europa arrivano a lievitare fino al 150% del debito contestato per effetto di sanzioni e interessi». E come sottolinea ancora Bitonci «senza alcun adempimento a carico del debitore. A ripulire il magazzino della ex Equitalia è stato lo stesso agente della riscossione che entro il 31 dicembre ha cancellato ben 12 milioni di carichi a lui affidati sotto i mille euro». Non solo. «A saldare il conto dei debiti cancellati sarà lo Stato. Anche se si tratta di micro-importi la somma commplessiva porta a una riduzione di gettito stimata in 524 milioni di euro. Un onere coperto dalle maggiori entrate assicurate all’Erario dalla terza edizione della rottamazione delle cartelle proposta sempre con il decreto fiscale».

La procedura è semplice e senza nessun obbligo per il contribuente. Se non quello di verificare personalmente sul portale di Agenzia entrate riscossione, consultando la propria posizione debitoria, l’avvenuta cancellazione dei debiti sotto i 1.000 euro. L’agente della riscossione, infatti, così come prevede l’articolo 4 del Dl fiscale, non è tenuto ad inviare alcuna comunicazione al contribuente interessato dallo “strappa” cartelle.

Per capire se la cartella è stata cestinata bisognerà fare riferimento, in primo luogo, all’importo residuo (capitale, interessi e sanzioni) al 24 ottobre scorso, data di entrata in vigore del decreto fiscale. Le somme versate successivamente al 24 ottobre 2018 possono rientare comunque nelle rate dovute per altri debiti eventualmente sanati con la rottamazione-ter.

Attenzione poi al fatto che il tetto dei mille euro si considera per singolo carico affidato all’agente della riscossione. Per intenderci saranno cancellate entro il 31 dicembre anche le cartelle che contengono più debiti come ad esempio un’Irpef di 600 euro accompagnato da un debito Irap di 500 o ancora da un altro debito Irpef per l’annualità successiva di altri 500 euro. Anche se il totale complessivo sarebbe di 1.600 euro la cartella rientra tra quei 12 milioni di “poste” stralciate definitivamente.

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