Fisco e contabilità

La Corte dei conti vuole nel Dup il programma dettagliato degli incarichi legali

di Elena Masini e Alberto Scheda

La Corte dei conti - Sezione di controllo dell'Emilia Romagna, con la deliberazione n.144/2018 (vedi anche il Quotidiano delgi enti locali e della Pa del 19 dicembre) ha stabilito che all'interno dell'elenco degli incarichi da inserire nel Dup devono essere ricompresi anche quelli di patrocinio legale previsti dall'ente nell'anno di riferimento, dettagliati per tipologia e costi prevedibili. Non è sufficiente una generica voce di «incarichi per supporto/difese legali». Il rilevo nasce da un'indagine sui servizi legali e di patrocinio effettuati sugli enti pubblici della Regione nell'ambito delle attività di controllo programmate annualmente. In verità la Corte dei conti emiliana si era già espressa in questo senso con la deliberazione n. 181/2017, ravvisando (in sede di pronuncia sull'esame degli incarichi conferiti da un Comune), la necessità dell'inserimento nel Dup o in altro atto di programmazione.

Dup e incarichi legali
L'articolo 46, comma 2, della legge 112/2008 (mediante la sostituzione integrale dell'articolo 3, comma 55, della legge 244/2007) ha previsto che l'affidamento degli incarichi di collaborazione da parte degli enti locali possa avvenire solo per attività istituzionali stabilite dalla legge o previste nel programma approvato dal consiglio comunale. Nel bilancio di previsione, inoltre, deve essere fissato il tetto massimo di spesa per il ricorso a incarichi esterni. Generalmente gli incarichi legali sfuggono all'obbligo di programmazione per due motivi: innanzitutto perché è difficile conoscere in anticipo le cause per le quali occorrerà rivolgersi ad avvocati; in secondo luogo perché la difesa in giudizio degli interessi dell'ente rientra tra le attività istituzionali previste dalla legge e pertanto questi incarichi (definiti anche obbligatori) sono sempre ammessi a prescindere dal loro inserimento o meno nel programma. Tra l'altro - come riconosciuto dagli stessi giudici contabili - il programma in oggetto non rientra tra i contenuti obbligatori del Dup indicati nell'allegato n.4/1 del Dlgs 118/2011. Per la Corte tuttavia, l'inserimento degli incarichi legali negli atti di programmazione «risponde ad un criterio di buon andamento e di corretta gestione delle risorse pubbliche, anche in funzione di una stima appropriata delle coperture finanziarie».

Le difficoltà di programmazione
La lettura dei giudici appare tuttavia un po' forzata, in quanto il «programma degli incarichi» ha come scopo quello di evidenziare e contenere una spesa che nel tempo è stata assoggettata a numerosi tetti e divieti, molti dei quali ora superati o ammorbiditi per effetto delle pronunce della Corte costituzionale o degli interventi legislativi. Essendo gli incarichi di patrocinio legale per loro natura legati a contenziosi su tutte le attività dell'ente che sorgono in assenza di elementi che possano farne prevedere la nascita, diventa veramente difficile una loro previsione. Men che meno è possibile indicarne un dettagliato elenco suddiviso per «tipologie e costi», se non per le cause in corso per le quali viene trasmesso un preventivo aggiornato. Certo il monitoraggio sullo stato del contenzioso è sempre più una necessità e l'ente ha il preciso compito di effettuare ogni anno una ricognizione delle cause in essere e un aggiornamento dei preventivi degli avvocati, al fine di quantificare le risorse da accantonare per le eventuali soccombenze. Non solo. Alla luce della delibera dei magistrati contabili dovrebbe anche stimare i costi di un «potenziale contenzioso». Il rischio insito in questo ulteriore obbligo è quello di trasformare il Dup in un documento omnibus corredato più di allegati settoriali che di significativi contenuti strategici. Con la conseguenza che la parte adempimentale prevalga su quella a reale valenza programmatoria, oggi maggiormente carente nei Dup degli enti locali. La corretta sequenza e declinazione delle linee di mandato in politiche e obiettivi dell'ente, collegati con il Peg/Pdo/Piano performance (e corredati di opportuni indicatori e target) è quella che dovrebbe essere curata con maggiore attenzione, con lo scopo di definire - attraverso un percorso intelligibile e coerente - la vera linea di azione dell'ente locale.

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