Fisco e contabilità

Acconto mensile Irap con F24 per tutti - Rebus sugli ultimi pagamenti con bollettino

di Domenico Luddeni

La riscossione dell'Irap calcolata secondo il metodo retributivo ha la sua fonte normativa nel Dlgs 446/1997, istitutivo dell'imposta, che all'articolo 30, comma 5 stabilisce che i soggetti che determinano la base imponibile secondo l'articolo 10-bis), comma 1, versano l'acconto mensilmente, con le modalità e nei termini stabiliti con decreto del Ministro delle Finanze.
Il decreto e i successivi interventi normativi avevano cristallizzato questa situazione: versamento dell'Irap retributiva con modello F24EP per gli enti soggetti al sistema di tesoreria unica, versamento con modello F24 remote banking per le istituzioni scolastiche utilizzando il codice 3858 e per i restanti soggetti versamento con bollettino di conto corrente postale.
L'articolo 4-quater, comma 3 del Dl 34/2019 ha apportato alcune modifiche all'articolo 1 del regolamento Mef 2 novembre 1998 n. 421 che disciplina modalità e termini di versamento dell'acconto mensile dell'Irap dovuta dalle amministrazioni statali e dagli enti pubblici, venendo incontro a diversi problemi riscontrati negli anni dagli operatori degli enti locali. Infatti il regolamento stabilisce che il versamento con bollettino di conto corrente postale è abrogato e gli enti che dovevano versare l'Irap mediante bollettino di conto corrente dovranno effettuare il pagamento dell'acconto mensile dell'Irap con il modello F24 (articoli 17 e seguenti del Dlgs 241/1997) limitatamente ai casi in cui non sia possibile utilizzare (o meglio non si sia obbligati) il modello di versamento F24 Enti pubblici.

Il codice tributo
A questo fine, con la risoluzione n. 75/2019, l'Agenzia delle entrate ha esteso l'utilizzo del codice tributo 3858, istituito con risoluzione n. 51/2008, destinato originariamente al versamento dell'Irap retributiva da parte delle sole istituzioni scolastiche, a tutti gli enti e amministrazioni interessate dalle disposizioni dell'articolo 4- quater. Il codice tributo può essere utilizzato solo valorizzando la colonna a debito, posto che un eventuale credito Irap retributivo può essere compensato solo verticalmente e mai orizzontalmente, nemmeno con un eventuale debito Irap commerciale.
La modifica viene anche incontro a diversi problemi incontrati dagli enti locali nel corso degli anni. Infatti il versamento tramite conto corrente postale dell'Irap retributiva non veniva rilevato dall'agenzia delle Entrate che, puntualmente, emetteva comunicazioni automatiche (articolo 36-bis del Dpr 600/1973) nelle quali accertava il mancato versamento dell'intera Irap retributiva dovuta dall'ente nell'anno. Questo costringeva gli enti a produrre copie autenticate dei bollettini di conto corrente postale insieme a richiesta di sgravio, direttamente in ufficio o tramite Civis, che ovviamente veniva accolta, ma con evidente inutile aggravio di lavoro. Per evitare il protrarsi di questa situazione diversi enti avevano iniziato a versare, nonostante la lettura contraria della norma, l'Irap retributiva con il modello F24 remote banking utilizzando il codice tributo 3858, anche se destinato alle istituzioni scolastiche. Questo ha evitato agli enti di ricevere le comunicazioni di irregolarità da parte dell'Agenzia, e le connesse perdite di tempo, ma con la consapevolezza di essere al limite della norma.

I pagamenti di giugno/luglio
Il decreto legge è entrato in vigore il 30 giugno 2019 ma evidentemente gli enti non avevano a disposizione il codice tributo con cui effettuare il versamento per cui appare logico che il versamento posto in essere con bollettino di conto corrente postale fino al mese di giugno compreso con scadenza 16 luglio possa ancora essere ritenuto valido ancorché non effettuato con modello F24. In ogni caso sarebbe auspicabile una certa flessibilità da parte dell'Agenzia nell'accettare anche i versamenti di luglio con scadenza 20 agosto ancorchè effettuati con bollettino di conto corrente postale.

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