Fisco e contabilità

Anticipazioni di liquidità sblocca debiti, al via da oggi le richieste a Cdp

di Patrizia Ruffini

Al via la nuova anticipazione di liquidità sblocca debiti, da chiedere entro il termine perentorio del 30 aprile 2020. Con la circolare n. 1299/2020 la Cassa depositi e prestiti detta le condizioni attuative dell'articolo 4 del Dlgs 231/2002, aggiunto dalla manovra 2020 (articolo 1, comma 556, della legge 160/2019) per consentire a Comuni, Città metropolitane, Province, Regioni e Province autonome di avere a disposizione liquidità aggiuntiva rispetto a quella "ordinaria" concessa dal tesoriere (il cui limite è stato portato ai cinque dodicesimi dalla manovra 2020).

Beneficiari e debiti
La circolare chiarisce che non possono chiedere l'anticipazione gli enti locali in stato di dissesto finanziario e i soggetti a procedura di riequilibrio finanziario pluriennale nella fase antecedente all'approvazione del piano da parte della Corte dei conti.
Il finanziamento a breve è concesso per sbloccare i debiti certi, liquidi ed esigibili maturati alla data del 31 dicembre 2019, relativi a somministrazioni, forniture, appalti e a obbligazioni per prestazioni professionali e, infine, registrati nella piattaforma dei crediti commerciali. Il pagamento di eventuali debiti fuori bilancio è subordinato al relativo riconoscimento.
Possono essere concesse agli enti locali somme entro il limite massimo di tre dodicesimi delle entrate accertate nell'anno 2018, relative ai primi tre titoli di entrata del bilancio. Sono poi confermati i tratti distintivi di questo strumento già utilizzato nel 2019: non costituiscono indebitamento; sono contratte in deroga alle disposizioni di cui all'articolo 203, comma 1, lettera b) del Tuel, fermo restando l'obbligo in capo all'ente di effettuare, successivamente al loro perfezionamento, le relative iscrizioni nel bilancio di previsione 2020; sono assistite dalla delegazione di pagamento di cui all'articolo 206 del Tuel; non sono assoggettabili a esecuzione e in caso di dissesto finanziario il debito è escluso dalla massa passiva.

La richiesta
La domanda, con la quantificazione del fabbisogno finanziario (di importo comunque superiore a cinquemila euro) e sottoscritta dal responsabile finanziario, deve essere corredata da una dichiarazione sottoscritta dal rappresentante legale dell'ente contenente l'elenco dei debiti da pagare, redatta utilizzando il modello generato dalla Pcc.
A pena di inammissibilità della domanda, le dichiarazioni non potranno essere prodotte nello stato di "bozza", per cui saranno ritenute valide le sole dichiarazioni che risulteranno nello stato "pubblicata" (ossia definitiva), stato che potrà essere verificato anche direttamente da Cdp, mediante consultazione della piattaforma. Inoltre, in queste dichiarazioni, gli enti dovranno fornire chiarimenti sul pagamento dell'Iva (con relativa quantificazione) per le fatture in regime di split payment, ossia se intendano provvedere al pagamento con risorse proprie ovvero mediante il ricorso alle anticipazioni di liquidità.
La domanda dovrà essere inoltrata a Cdp, completa in ogni suo elemento a pena di irricevibilità, tra il 17 febbraio 2020 e il termine perentorio del 30 aprile 2020.

Affidamento ed erogazione
L'affidamento - che avrà validità fino al 10 luglio 2020 - sarà comunicato all'ente mediante l'invio, da parte di Cdp, di una comunicazione di fine istruttoria con la quale viene richiesta all'ente la documentazione necessaria per il perfezionamento del contratto. Il contratto dovrà poi essere stipulato entro i 21 giorni solari successivi alla data di inoltro della Comunicazione di Fine Istruttoria.
La richiesta di erogazione dovrà deve essere trasmessa a Cdp entro e non oltre il 17 luglio 2020 esclusivamente per via telematica. Il finanziamento è previsto, in unica soluzione, entro il settimo giorno lavorativo successivo alla ricezione della richiesta di erogazione.
Gli enti devono effettuare il pagamento dei debiti per i quali hanno ottenuto l'anticipazione entro 15 giorni dalla ricezione delle somme. Cdp verificherà, mediante Pcc, l'avvenuto pagamento dei debiti e, in caso di verifica negativa, potrà chiedere, per il corrispondente importo, la restituzione anticipata del prestito.

Infine, la natura di prestito a breve impone agli enti di rimborsare l'intera somma ricevuta entro il 30 dicembre 2020.

La circolare della Cdp n. 1299/2020

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