Fisco e contabilità

Contributo interessi su mutui contratti nel 2015, dal 28 febbraio possibile la variazione dei dati

di Daniela Casciola

Dal 28 febbario e per tutto il mese di marzo sarà disponibile la certificazione con la quale gli enti locali avranno la possibilità di poter indicare le eventuali variazioni intervenute su dati già trasmessi per la concessione del contributo in conto interessi sui mutui assunti dai Comuni, dalle Province e dalle Città metropolitane nell'anno 2015. Ne ha dato notizia, in un comunicato, la Direzione centrale della Finanza locale del Viminale specificando che il necessario sarà alla pagina https://finanzalocale.interno.gov.it/apps/tbel.php/login/verify e riguarda solo gli enti locali che nell'anno 2016 hanno presentato la certificazione per la concessione del contributo in conto interessi sui mutui assunti grazie al comma 540, dell'articolo 1 della legge 190/2014.

Il contributo in conto interessi è erogato dal ministero dell'Interno in favore di Comuni, Province e Città metropolitane che abbiano attivato nuove operazioni di indebitamento, sotto forma di mutuo presso istituti di credito autorizzati, per spese di investimento nell'anno 2015, il cui ammortamento decorreva dal 1° gennaio 2016.

Poiché il contributo erariale si consolida nell'importo degli interessi certificati nel modello trasmesso telematicamente nell'anno 2016 e non può essere superiore agli oneri a carico dell'ente, la nuova certificazione dovrà essere trasmessa solo se sono state effettuate operazioni amministrative/finanziarie che hanno comportato variazioni sul mutuo originariamente segnalato nel modello inviato nell'anno 2016, e in particolare:
• la variazione dei dati determina una riduzione della quota di interessi (è il caso, ad esempio, della rideterminazione del piano di ammortamento originario a seguito della riduzione dell'importo del mutuo a carico sul quale l'ente ha segnalato la quota interessi sulla prima rata annuo di ammortamento);
• la scadenza del piano di ammortamento del mutuo è anteriore all'anno 2020 (anno di ultima attribuzione del trasferimento erariale in oggetto);
• l'ente ha proceduto all'estinzione anticipata totale o parziale del mutuo;
• gli interessi di pre-ammortamento, anno 2015, realmente sostenuti, sono inferiori a quelli riportati nel certificato originariamente trasmesso.

La certificazione non deve essere trasmessa per segnalare la quota interessi sulle rate succcessive a quelle dell'anno 2016 (come da piano di ammortamento) in quanto, salvo nei casi sopra riportati, il contributo si consolida nell'importo certificato nell'anno 2016.

Il comunicato

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