Fisco e contabilità

Il fondo anti-debito per i capoluoghi resta un fantasma

di Francesco Consiglio

Il Fondo per il concorso al pagamento del debito dei Comuni capoluogo delle Città metropolitane previsto dall'articolo 38, comma 1 septies, del Dl 3/2019, convertito dalla legge n. 58/2019, non è stato ancora costituito, come risulta nello stato di previsione del ministero dell'Interno, consultabile sul sito istituzionale della Ragioneria generale dello Stato.

Il fondo
Il fondo, la cui fonte di finanziamento dal 2020 al 2022 è commisurata ai minori esborsi eventualmente derivanti operazioni di rinegoziazione dei mutui di competenza della Gestione commissariale per la gestione del piano di rientro del debito pregresso del Comune di Roma, è destinato ai Comuni capoluogo delle Città metropolitane che hanno deliberato il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale o la dichiarazione di dissesto finanziario, in base rispettivamente agli articoli 243-bis e 246 del tuel, o che hanno deliberato un piano di interventi pluriennale monitorato dalla competente sezione della Corte dei conti. Tale fondo dovrà essere ripartito in proporzione all'entità delle rate annuali di rimborso del debito, concorrendo al pagamento delle rate in scadenza dei mutui contratti per spese di investimento.

Il riparto
Il riparto a oggi non è stato determinato ne risulta che la Conferenza Stato-città ed autonomie locali sia stata sentita.
Il riparto deve essere disposto con decreto del ministero dell'Interno, di concerto con l'Economia, dopo aver sentito la Conferenza Stato-città ed autonomie locali il cui termine era stato stabilito al 30 novembre 2019, in proporzione all'entità delle rate annuali di rimborso del debito.
In questa fase gestionale di particolare difficoltà finanziaria dei Comuni tale decretazione consentirebbe, per gli enti interessati, di avere maggiori risorse per garantire i precari equilibri di bilancio e sopperire in parte alle mancate entrate dell'esercizio finanziario 2020, nell'attesa dell'auspicata attuazione della più ampia operazione di riduzione della spesa per interessi dei mutui e della riduzione dell'onere del debito degli enti locali, previsti dall'articolo 1, comma 557, della legge di bilancio 2020 e dall'articolo 39 del Dl 30 dicembre 2019 n. 162.

Il decreto legge n. 3/2019

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