Personale

Riscossione, per il Mef no all’obbligo del concorso

Per il passaggio del personale dell’ex Equitalia alla nuova Agenzia Entrate-Riscossione non c’è «alcuna deroga al principio del concorso pubblico». Secondo il Mef «al pari di tutti gli enti pubblici economici nazionali», come Demanio o Siae, il nuovo ente pubblico economico chiamato dal 1° luglio scorso a riscuotere tasse, imposte e contributi «non è tenuto all’espletamento di un pubblico concorso per il reclutamento del personale ma seleziona i propri dipendenti nel rispetto dei principi generali di trasparenza, pubblicità e imparzialità».

È quanto si legge nella risposta del sottosegretario all’Economia, Paola De Micheli, al question time in commissione Finanze della Camera presentato da Daniele Pesco (M5S). In sostanza - spiega il Mef - il personale trasferito al nuovo ente viene assoggettato a rapporti di lavoro di natura privatistica. E le stesse sentenze della Consulta richiamate dalla recente ordinanza del Consiglio di Stato (si veda Il Sole 24 Ore del 29 luglio) con cui i giudici amministrativi di appello hanno disposto che il Tar Lazio fissi l’udienza pubblica per trattare velocemente nel merito la questione sollevata da Dirpubblica, secondo il Mef riguardano situazioni differenti da quello della nuova Agenzia: in quesi casi erano soggetti con contratti di natura privatistica a passare in amminstrazioni pubbliche. Ora la parola passa al Tar.

La risposta in commissione Finanze della Camera

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