Personale

Il lavoratore socialmente utile del Comune non ha diritto alla stabilizzazione come vigile

di Daniela Casciola

Prestare servizio presso un Comune nell’ambito di progetti di lavoro socialmente utile come ausiliare del traffico non dà diritto all'assunzione a tempo indeterminato con la qualifica di vigile. Lo esclude, confermando i precedenti gradi di giudizio, la Corte di cassazione con la sentenza n. 27946, depositata ieri.

I fatti
L’uomo era stato assegnato come Lsu con mansioni formalmente di aiuto vigile ma di fatto di ausiliare del traffico. Aveva poi chiesto la conversione di questo rapporto di lavoro in un contratto subordinato a tempo indeterminato con la qualifica di vigile.
Confermando i precedenti gradi di giudizio, la Corte di cassazione ha rigettato il ricorso.

La decisione
Secondo la Corte, l’istituto dei lavori socialmente utili rappresenta, secondo la dottrina e la giurisprudenza, uno strumento per fronteggiare la disoccupazione con una connotazione prettamente assistenziale-previdenziale.
Già in precedenza la Cassazione ha stabilito che l’occupazione in questi progetti non si può qualificare come lavoro subordinato perchè proprio secondo la legge non determina l’instaurazione di un rapporto di lavoro.
Si tratta, infatti, di un rapporto speciale di natura assitenziale con finalità formativa che ha la finalità di riqualificare il personale per una possibile riallocazione nel mercato del lavoro.
La Cassazione esclude, quindi, che possa avere un peso il fatto che l’uomo avesse svolto prestazioni in difformità del piano originario o in contrasto con le norme che tutelano i lavoratori.

La sentenza della Corte di cassazione n. 27946/2017

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