Personale

Negli enti locali scendono a 401mila i dipendenti stabili

di Daniela Casciola

Conclusa la procedura di ricollocamento dei dipendenti delle Province dichiarati in soprannumero e inseriti nelle liste di mobilità gestite dal dipartimento della Funzione pubblica. È uno dei dati di maggior interesse che emergono dal censimento generale del personale in servizio presso gli enti locali per il 2016, curato dal dipartimento per gli Affari interni e territoriali del ministero dell'Interno in collaborazione con il ministero dell'Economia e delle Finanze.
Gli esuberi sono stati sistemati, dunque, a eccezione della Sicilia in cui le operazioni hanno preso avvio nel 2017.
Nel report il ministero precisa, inoltre, che il flusso informativo attivato con il ministero dell'Economia è stato sospeso definitivamente il 30 settembre 2017, data alla quale erano pervenute le risposte del 97% degli enti interessati. Nella pubblicazione si dà quindi conto dei dati pervenuti sino a quel termine.

La spesa
Ma il report registra anche la stabilità della media dell'incidenza della spesa per i dipendenti in rapporto alle spese correnti nel 2016 rispetto alla rilevazione 2015, mentre risulta in diminuzione il personale a tempo indeterminato in servizio (401.334 unità rispetto alle 422.168 registrate a fine 2015), la cui età anagrafica media è più alta dell'anno precedente nelle fasce 60-64 e over 65.

Finanze e servizi
Sul piano della gestione finanziaria risultano in aumento negli ultimi anni gli enti in condizioni di dissesto, riequilibrio finanziario pluriennale e di deficit strutturale, fattore che produce conseguenze negative sull'occupazione. Rispetto al pareggio di bilancio, hanno dichiarato di essere in regola 7.666 Comuni, 9 città metropolitane e 65 Province.
Per quanto riguarda le modalità di gestione dei servizi, oltre il 63% è gestito in economia diretta. Sono invece 2.758 i Comuni che fanno parte di una unione, soprattutto per gestire in forma associata il catasto, la polizia locale, la protezione civile, i servizi finanziari e i servizi sociali.

Il rapporto

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