Personale

Personale degli enti territoriali, nel 2016 in aumento i numeri delle Regioni di Nord e Centro

di Daniela Casciola

La spesa per i 487mila addetti degli enti territoriali nel 2016 (personale dirigente, segretari comunali e provinciali, direttori generali e personale con qualifica non dirigenziale) è ammontata a 13,7 miliardi. La somma non comprende quella relativa ai contratti di lavoro flessibile che con 39mila unità è pari all'8 % del totale.
Sul piano dei numeri, il personale di Regioni e Province autonome fa registrare un incremento dell'1,63%, più consistente nelle Regioni a statuto ordinario del Nord e del Centro. Sono i dati del referto sulla spesa per il personale degli enti territoriali che la Sezione autonomie della Corte dei conti ha approvato con la delibera n. 17/2018.

La spesa
La Corte dei Conti mette in evidenza che il costo in capo alle Regioni è stato di 2,7 miliardi, di 1 miliardo quello per Province e Città Metropolitane e di 10 miliardi per i Comuni.
Sempre nel 2016 la spesa media per dipendente regionale è stata pari a 33.932 euro, di 27.697 relativi dei dipendenti comunali e di 27.816 per quelli provinciali.
Infine la spesa media per il personale dirigente è stata di 87.591 euro nelle Regioni, 81.535 nei Comuni e 97.072 nelle Province.

I numeri
Dal rapporto ergono situazioni alquanto diversificate tra enti delle Regioni a statuto ordinario e speciale (incluse le Province autonome) per quanto concerne il numero del personale in servizio nel triennio considerato, la cui distribuzione all'interno del comparto delle funzioni locali è stata rimodulata per effetto del riassorbimento del personale degli enti di area vasta. Nel triennio di osservazione 2014-2016, i numeri del personale di Regioni e Province autonome sono aumentati dell'1,63%, in misura più consistente nelle Regioni a statuto ordinario del Nord (13,33%) e del Centro (17,42%). Un fenomeno che la Corte attribuisce soprattutto al trasferimento delle funzioni e del personale provinciale.

La delibera della Sezione autonomie della Corte dei conti n. 17/2018

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