Personale

Rinnovato il contratto di lavoro dei dipendenti della Pa in Trentino

di Daniela Casciola

Premialità per chi si impegna di più, riconoscimento di professionalità specifiche come polizia locale, operatori socio-sanitari, ispettori ambientali e del lavoro, operatori dei centri per l'impiego, operatori del libro fondiario e catastali, part time agevolato per chi è vicino alla pensione, aumento dei mesi di aspettativa per maternità in coerenza con la normativa nazionale, ampliamento e riattivazione della possibilità di progressione di carriera ed economiche: sono questi i principali temi che caratterizzano il nuovo contratto di lavoro dei dipendenti della Pubblica amministrazione, firmato ieri, dopo una trattativa durata più di anno. Il contratto, per il triennio 2016-2018, si applica a circa 14.000 dipendenti del comparto di Comuni, Apsp (ex case di riposo), Provincia e suoi enti strumentali pubblici. In totale le risorse a carico del bilancio provinciale per questo rinnovo ammontano a oltre 10 milioni di euro all'anno, in aggiunta agli aumenti già riconosciuti dal Contratto collettivo provinciale di lavoro-CCPL stralcio del 23 dicembre 2016. Ora si attende il definitivo avallo della Giunta provinciale.

La realtà della Provincia autonoma
Il contratto collettivo si inserisce in una stagione, quella 2014-2018, caratterizzata da importanti novità per l'amministrazione trentina, fra cui: promozione del ricambio generazionale con l'assunzione di una settantina di giovani under 32, dello smart working come modalità di prestazione lavorativa che permetta di razionalizzare spazi e conciliazione dei tempi di lavoro e famiglia (che in Provincia è stato diffuso ulteriormente e preso a riferimento come buona pratica a livello nazionale), digitalizzazione dei servizi al cittadino, efficientamento della struttura dei costi, delle nuove modalità di selezione della classe dirigente, nel processo di stabilizzazione degli operatori a tempo determinato (che operano nelle scuole dell'infanzia, nelle case di riposo, nei Comuni e negli enti strumentali per un fabbisogno di 678 unità di personale su tutta la Pa trentina secondo un piano concertato con le organizzazioni sindacali).

Le novità del rinnovo
È stato incrementato il fondo per la produttività e il miglioramento dei servizi con 1 milione e 530.000 euro; è stata istituita la quinta fascia retributiva per il personale con esperienza di servizio di almeno 5 anni che abbia conseguito una valutazione positiva della prestazione.
Il nuovo contratto prevede un compenso accessorio per gli operatori della polizia locale che sono chiamati a preservare la sicurezza dei nostri centri urbani nonché per gli operatori provinciali che prestano servizi di controllo ambientale e della qualità del lavoro.
Al fine di favorire il ricambio generazionale di organico degli enti destinatari del contratto è prevista la possibilità di una riduzione dell'orario di lavoro per il periodo mancante al collocamento a riposo; oltre al recepimento delle novità previste in materia dalla legislazione nazionale sono state introdotte disposizioni di carattere economico particolarmente favorevoli per la fruizione del congedo parentale.

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