Personale

Dirigenti e segretari, via libera della Funzione pubblica all'atto di indirizzo sul contratto

di Gianni Trovati

Via libera della Funzione pubblica all'atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale 2016/18 dei dirigenti degli enti locali. L'ok di Palazzo Vidoni smentisce alcuni timori circolati nelle settimane scorse, e conferma invece l'impianto è le cifre del documento licenziato dal comitato di settore (si veda Il Quotidiano degli enti locali e della Pa del 25 marzo).

A questo punto le trattative possono partire ufficialmente. Sul piatto ci sono poco più di 59 milioni di euro, che per i 15mila dirigenti dell'area (5.089 sono dirigenti professionali, tecnici e amministrativi del servizio sanitario nazionale) significano in media circa 190 euro lordi per 13 mensilità (il calcolo è ovviamente al netto degli oneri riflessi).

Ma i valori sono di fatto obbligati, perché parametrati all'aumento del 3,48% del monte salari che caratterizza tutti i rinnovi del triennio chiuso dal punto di vista del calendario ma ancora da aprire sul piano contrattuale.

I dirigenti tecnici della sanità saranno comunque in una sezione ad hoc, e un'altra sezione riguarderà i segretari comunali e provinciali, le cui risorse per il trattamento accessorio avranno una gestione separata rispetto al fondo che serve a finanziare le indennità di posizione e di risultato dei dirigenti.

Fino a sei mensilità extra potranno rappresentare il premio una tantum per chi accetta di trasferirsi in amministrazioni considerate "disagiate", anche alla luce delle mancate disponibilità incontrate con gli interpelli.

I dirigenti locali in ogni caso sono in buona compagnia nella lunga attesa del rinnovo contrattuale, perché la stessa situazione riguarda anche funzioni centrali e sanità. Su quest'ultimo fronte, le posizioni paiono in avvicinamento e il confronto riprende con una nuova riunione in calendario venerdì.

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