Personale

Caos sul concorso «veloce» per i segretari comunali - Tutto fermo fino a lunedì

di Arturo Bianco

Fino a lunedì sono sospese le annunciate modifiche al decreto Crescita in materia di personale. È l'effetto della presa di posizione del sottosegretario agli Interni, Carlo Sibilia. Quindi, in primo luogo le modifiche che consentono le assunzioni facilitate dei segretari comunali e il calcolo delle maggiorazioni per le segreterie convenzionate sulla base della popolazione residente in tutti i Comuni e non più solamente nel Comune capofila, modifiche che sono state concordate con il vice ministro della Economia Laura Castelli.
Vengono per ora sospese anche le innovazioni che consentono di intervenire sui debiti della capitale, cosiddetto Salva Roma, che consentono di sospendere alcuni aspetti della contabilità economica e di determinare in modo nuovo le capacità assunzionali.
Queste iniziative hanno sollevato numerose proteste, a partire dalla dura reazione di Alfredo Ricciardi, segretario nazionale della Unscp (la organizzazione maggiormente rappresentativa dei segretari comunali e provinciali). Ma, più in generale, hanno sollevato numerose perplessità, tanto più perché si mettono in discussione iniziative che sono state assunte dallo stesso Governo.

Il concorsone
Le modifiche al Dl 32/2019 vogliono facilitare l'assunzione dei segretari comunali, così da colmare i vuoti esistenti in molte Regioni soprattutto del Nord e in Sardegna. A tal fine viene, al momento solo per questa volta, abbandonato il meccanismo del corso concorso e si sceglie di procedere allo svolgimento di un concorso con le modalità tradizionali. Siamo in presenza, lo si deve comunque sottolineare, di una disposizione che difficilmente raggiungerà il suo obiettivo perché la copertura delle sedi vacanti di segretari determina oneri aggiuntivi e in molti piccoli enti in questo modo si supera il tetto di spesa del personale. Le modifiche in discussione consentono inoltre l'utilizzazione in modo semplificato dei vicesegretari nei Comuni che sono privi di segretari e introducono di fatto un incentivo alla attivazione delle segreterie comunali convenzionate, tornando a calcolare la popolazione sulla base del totale degli abitanti e non come oggi solamente di quelli del Comune capofila.

Capacità assunzionali
Ricordiamo infine che, come sollecitato dall'Anci e dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni, numerose e importanti modifiche devono essere apportate alle previsioni dettate dal Dl 34/2019 in materia di capacità assunzionali dei Comuni e delle Regioni, nonché dell'obbligo che viene imposto da subito a queste amministrazioni di tenere conto del numero dei dipendenti e dei dirigenti in servizio per determinare l'ammontare del proprio fondo per la contrattazione decentrata. Modifiche, che devono indurre a valutare possibili ripensamenti sulle finalità perseguite, basti pensare agli effetti di blocco delle assunzioni che si determineranno per molti anni nei Comuni della Sicilia e in tutti gli enti che hanno una incidenza elevata della spesa del personale sulle entrate e/o che hanno fondi per i crediti di dubbia esigibilità assai cospicui e che rischiano di bloccare anche i processi di stabilizzazione in corso. Modifiche che, soprattutto, devono rendere queste disposizioni effettivamente e concretamente applicabili, senza fermare i processi di sostituzione dei dipendenti cessati che in molte realtà, a seguito degli effetti dell'entrata in vigore della quota 100, sono indispensabili per garantire il funzionamento degli enti.

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