Personale

Sui permessi sindacali ultima chiamata da Funzione pubblica - Dati entro il 21 giugno

di Gianluca Bertagna e Salvatore Cicala

A oggi sono tante le pubbliche amministrazioni che non hanno inviato, mediante l'applicativo web Gedap, la dichiarazione sui dati relativi alla fruizione da parte del proprio personale dipendente dei permessi, aspettative e distacchi sindacali e dei permessi per funzioni pubbliche elettive nel corso del 2018.
Lo ha segnalato il dipartimento della Funzione pubblica il quale poi, con la nota protocollo n. 36775/2019, ha sollecitato la trasmissione dei dati entro il 21 giugno.

L'obbligo della rilevazione
L'adempimento è obbligatorio per tutte le pubbliche amministrazioni (articolo 50, commi 3 e 4, del Dlgs 165/2001) e che dev'essere effettuato entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello di riferimento (articolo 22, comma 3, del Ccnq del 4 dicembre 2017).
Un obbligo che, come ben ricorda il dipartimento nella nota in caso di mancata trasmissione nei termini fa maturare infrazione disciplinare nei confronti del responsabile del procedimento, fatte salve le eventuali responsabilità di natura contabile e patrimoniale.

Il termine di scadenza
La necessità di disporre di una banca dati aggiornata, in grado di descrivere la reale portata dell'utilizzo degli istituti connessi alle prerogative sindacali nella pubblica amministrazione, ha portato il dipartimento della Funzione pubblica a concedere alle amministrazioni inadempienti un ulteriore proroga alla scadenza. Queste, infatti, avranno tempo sino al prossimo 21 giugno per poter sanare la propria posizione.
Per non essere considerati inadempienti, ai fini della rilevazione, non è sufficiente il solo inserimento dei dati nell'applicativo GEDAP,ma occorre procedere all'invio vero e proprio. Inoltre, la dichiarazione va resa in ogni caso, anche nell'ipotesi in cui nessun dipendente abbia fruito di detti istituti (dichiarazione negativa).

L'importanza della rilevazione
La banca dati GEDAP consente alla Funzione pubblica di poter confezionare la relazione che il Governo è tenuto, annualmente, a trasmette al Parlamento e alla Corte dei conti sull'andamento della spesa relativa all'applicazione degli istituti connessi alle prerogative sindacali in favore dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni.
Lo scorso 11 marzo il ministro Bongiorno ha presentato al Senato il documento relativo al 2017.
Nel documento si ricavano alcune informazioni interessati: l'anno scorso le amministrazioni inadempienti erano complessivamente il 4,68% del totale (per lo più enti locali); nel 2017 sono stati fruiti: n. 465.647 giorni di distacco sindacale retribuito; n. 79.845 giorni di permesso cumulato sotto forma di distacco; n. 326.406 giorni di aspettativa sindacale non retribuita; n. 169.260 giorni di permesso sindacale per l'espletamento del mandato; n. 23.429 giorni di permesso sindacale retribuito per le riunioni di organismi direttivi sindacali; n. 1.110 giorni di permesso sindacale non retribuito; il tutto per un importo complessivo di circa 78 milioni di euro.

La nota della Funzione pubblica n. 36775/2019

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©