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Coronavirus - All'Aran il compito di risolvere il rebus sull'indennità di ordine pubblico

di Gianluca Bertagna

C'è tensione sulle modalità di riconoscimento dell'indennità di ordine pubblico ai dipendenti della polizia locale. Le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno scritto al ministero dell'Interno per chiedere che venga fatta chiarezza su due aspetti principali: la cumulabilità con l'indennità di servizio esterno e la possibilità di erogare l'indennità anche ai dipendenti incaricati di posizione organizzativa.

La disposizione
Ricordato che la polizia locale può svolgere attività di ordine pubblico solo su disposizione del ministero dell'Interno e solo a seguito di ordinanza della questura territorialmente competente, la disciplina di riferimento è quella contenuta nell'articolo 10, commi 1 e 2, del Dpr 164/2002, la quale dispone l'erogazione del compenso in ragione di ciascun turno di servizio giornaliero effettuato, purché della durata di almeno quattro ore. La norma prevede degli importi differenziati a seconda che il servizio di ordine pubblico venga svolto «in sede» (quando l'attività viene svolto in località poste nel Comune dell'ordinaria sede di servizio) o «fuori sede» (quando, invece, l'attività è svolta fuori dal territorio comunale). Per le attività "in sede", secondo il Dpr 164/2002, al dipendete verrà corrisposta un'indennità giornaliera di 13 euro. Le somme corrisposte dalle amministrazioni locali, al lordo dei contributi, non gravano sui bilanci dei singoli enti ma saranno ammesse a rimborso, a consuntivo, a carico dello Stato.

I dubbi
Fin da subito sono stati due i dubbi degli operatori degli enti locali. Il primo, riguarda i dipendenti che svolgono queste attività e soprattutto sulla cumulabilità dell'indennità di ordine pubblico con quella di servizio esterno prevista dal contratto 21 maggio 2018. La seconda questione è se, questa indennità, può essere riconosciuta ai dipendenti incaricati di posizione organizzativa, in quanto, come noto, in questo caso vi è un principio rafforzato dell'onnicomprensività della retribuzione. L'articolo 18 del contratto citato prevede i casi di esclusione e quindi l'elenco delle voci erogabili, ma tra queste, evidentemente, non rientra l'indennità di ordine pubblico.

La richiesta dei sindacati
La problematica è stata poi accesa da alcune interpretazioni da parte delle Prefetture presenti sul territorio andando a creare una certa confusione su come procedere. Per questo motivo i sindacatisi sono rivolti al ministero dell'Interno chiedendo di far cessare tutti questi orientamenti contrastanti da parte degli uffici territoriali di governo e sottolineando la necessità che le questioni, eventualmente, siano riservate alla Contrattazione nazionale di lavoro delle funzioni locali presso l'Aran.

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